Batora Lost Haven è il nuovo videogame dell’italianissima Stormind Games prodotto da una software house prestigiosa come Team 17. In arrivo il prossimo autunno su PC, Playstation, Xbox e Nintendo Switch, abbiamo avuto modo di provarlo in anteprima su Steam e vi raccontiamo subito come è andata…

Avril, il nostro alter ego digitale non avrebbe mai immaginato di dover vestire i panni di un’eroina intergalattica, ma dopo un evento misterioso e devastante, il suo mondo è stato completamente capovolto. Adesso il suo pianeta natale è sull’orlo della distruzione, e Avril ha ricevuto poteri straordinari: dovrà percorrere un viaggio interplanetario per scoprire antichi segreti e fare i conti con una serie di decisioni che cambieranno la sua vita.

Batora Lost Haven è a tutti gli effetti un action RPG fantasy fantascientifico con una grafica stile cartoon interattivo. Ha tanti elementi della tradizione di questo approccio videoludico, a cominciare dalla visuale dall’alto in stile Diablo, ma ha pure un bel po’ di elementi caratterizzanti.

Il primo è indubbiamente il sistema di combattimento. La nostra Avril infatti incontrerà due tipologie di nemici differenti: alcuni dovranno essere eliminati con armi a distanza ravvicinata ed un certo tipo di energia, altri con armi da fuoco utilizzabili anche a maggiore distanza.

Il fatto è che però la nostra alter ego non potrà mai avere a disposizione entrambi e bisognerà effettuare un vero e proprio switch tra l’energia del sole e della luna (dicotomia presente anche per i livelli di energia difensiva) da un punto di vista narrativo, aspetto che cambia e di molto le tipologie tipiche dei combattimenti rispetto ad altri rappresentanti del suo stesso genere di appartenenza videoludica.

Un sistema ripreso da uno shoot’em up cult come Ikaruga ma che non avevamo mai visto in un action e che nella natura bicromatica dei boss raggiunge il suo vero e proprio cultime.

Batora Lost Haven come ogni RPG che si rispetti propone un’adeguata crescita e personalizzazione del personaggio, una componente narrativa adeguata ed anche tante scelte morali che faremo compiere alla protagonista e che avranno dirette conseguenze sia sul proseguo della storia che vivremo ma anche sui nostri potenziamenti che possono avere valenza neutrale, da difensore o da conquistatore.

Il quadro del gameplay è infine completato da elementi “puzzle” o se preferite enigmi ambientali che avvicinano Batora ad altri noti RPG di un passato più o meno recente come Breath of the Wild e Immortals Fenyx Rising.

Questa nostra prova in anteprima di BLH ci ha decisamente lasciato feedback positivi. Ci sembra di essere di fronte ad un prodotto che sta nel mezzo dei titoli tripla A e quelli smaccatamente indie con la voglia davvero di fare il massimo per creare una nuova serie convincente. Gli elementi ci sono tutti, anche una realizzazione tecnica adeguata se pur non stupefacente e non vediamo l’ora di provare il gioco completo fra qualche mese.