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Ogni anno quasi sempre tra seconda metà di Settembre ed inizio di ottobre, gli appassionati dei videogames di calcio cominciano una guerra tra i fan di Pro Evolution Soccer e Fifa. Noi ci teniamo ben lontani dall’accendere rivalità già accesissime (se volete comunque su Facebook c’è il nostro gruppo PES vs Fifa Italia) ma cercheremo di descrivervi al meglio la nuova produzione di EA Sports provata in versione PC dopo averlo fatto con il calcio di Konami.
Comunque qualche paragone è lecito farlo e indubbiamente dal punto di vista del “fuori campo” la battaglia la vince a mani basse Fifa 18: maggior numero di licenze (se pur PES 2018 possa contare sull’esclusiva di Champions ed Europa League), statistiche in tempo reale dai campionati del calcio giocato che rendono tutto molto più televisivo e vero, mille piccole attenzioni per presentarci la partita in modo piacevolissimo ed infine gli highlights del primo tempo e di fine gara rendono indubbiamente più affascinante il calcio di EA Sports in modo netto.
Anche la telecronaca vede EA Sports sorpassare Konami quest’anno. Tra Fifa 18 (qui tutte le recensioni italiane) e Fifa 17 c’è stato un notevole aumento delle linee di dialogo da parte di un Pardo sempre più a suo agio nel ruolo rispetto al capitolo passato mentre Caressa ha aggiunto veramente poco. Da bocciare entrambi senza ombra di dubbio Nava in Fifa e Marchegiani in PES.
Sul fronte delle modalità di gioco entrambi i titoli praticamente hanno una longevità infinita e queste nuove edizioni hanno qualcosa di nuovo di molto interessante. Parlando di Fifa 18 sono state introdotte molte novità soprattutto in Ultimate Team su cui spiccano le Squad Battles per il single player ed anche la carriera è stata rivista per essere molto più realistica e credibile. Ricordiamo poi che quest’anno finalmente le leggende saranno disponibili su tutte le piattaforme di gioco e non più una esclusiva Xbox.
Il valore aggiunto dallo scorso anno di Fifa è “Il Viaggio”, un vero e proprio story mode dove ritroviamo per la seconda stagione Alex Hunter che da astro nascente è divenuto uno dei giocatori più interessanti della Premier League. Perfettamente riuscito il confermato mix di questioni private e pubbliche, di rapporti con altri giocatori, media e social con cut scene sempre più affascinanti e riuscite per un viaggio ancora più esaltante. Unica nota stonata la scelta di un doppiaggio italiano incompleto.
In pratica i dialoghi dei vari personaggi “normali” sono interpretati in italiano, mentre quelli delle guest star come Cristiano Ronaldo o Rio Ferdinand sono rimasti in lingua originale. Capiamo l’interesse a sentire le vere voci dei giocatori ma il risultato finale non convince fino in fondo secondo la nostra opinione.
Analizzando l’aspetto visivo della partita, il Frostbite di Dice, il motore grafico utilizzato per la seconda volta nella serie, eccelle per quanto riguarda il meteo, gli effetti visivi, la solidità poligonale, la costruzione degli stadi e tutte le scene cinematiche di inizio partita e per gli highlights. Quello che invece non ci ha convinto sino in fondo sono le animazioni che non sono brutte ma poco realistiche.
Fifa continua soprattutto a deludere per quanto riguarda la somiglianza di grossa parte dei giocatori alle controparti reali. Al di là dei “super top player”, se ad esempio prendiamo in considerazione squadre italiane importanti come Napoli o Fiorentina e tante altre a distanza ravvicinata troveremo molti dei campioni non essere neppure lontani parenti dei giocatori in carne ed ossa e questo è decisamente un aspetto deludente su cui EA Sports deve ancora rincorrere la concorrenza..
Sul fronte della fisica invece i passi in avanti sono stati notevoli con la palla più “pesante”, i contrasti dei giocatori molto più convincenti ed un ritmo delle partite più compassato che abbiamo particolarmente gradito.
La grossa novità sul campo da gioco, già annunciata dai producer di EA Sports è l‘eliminazione dell’aiuto dell’intelligenza artificiale nella gestione delle situazioni difensive, con un notevole stravolgimento delle dinamiche del gameplay. Indubbiamente però questo elemento rende Fifa 18 molto più meritocratico rispetto al suo predecessore e se pur ora qualcuno si lamenti delle partite con troppi gol, siamo certi che con l’andare del tempo, il problema si risolverà grazie ad una maggiore capacità di affrontare gli attacchi avversari.
IN CONCLUSIONE
Il nuovo capitolo di Fifa, nonostante molte novità e cambiamenti esposti nei precedenti paragrafi, conferma i punti di forza ed i punti deboli del calcio firmato da EA Sports. Una esperienza videoludica che fuori dal campo da gioco rasenta la perfezione e sovrasta in modo schiacciante la concorrenza con il valore aggiunto di non poco conto chiamato Il Viaggio. Sul fronte dell’esperienza ludica in senso stretto invece ci sono pro e contro da soppesare con cura per decidere quale sia l’esperienza di gioco migliore anche se il proprio gusto personale rimane il fattore preponderante. Insomma se siete fan della serie di EA Sports potete stare tranquilli che Fifa 18 saprà soddisfarvi in pieno e tenervi compagnia per tutta la stagione vista l’oggettiva alta qualità della produzione. Se invece preferite dinamiche ludiche calcistiche differenti, difficilmente con questo nuovo capitolo cambierete la vostra opinione in merito.
VOTO: 9.2
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