God of War Ragnarök Recensione di un capolavoro assoluto, di un titolo non perfetto (ma esiste la perfezione?) ma che rappresenta il nuovo benchmark in fatto di intrattenimento videoludico come dimostrano ampiamente anche i voti delle principali testate italiane di videogiochi e che abbiamo raccolto in questa scheda.

Disponibile per Playstation 4 e Playstation 5 (ItaliaTopGames lo ha testato su PS5 e sul canale Youtube trovate una playlist dove step by step introdurremmo l’avventura completa di gioco), la nuova produzione di Santa Monica Studio non può stupire come il reboot della serie nel 2018 ma raggiunge picchi di bellezza assoluta ed eccelle in ogni ambito: gameplay, realizzazione audiovisiva, narrazione. Di seguito la prima ora di gioco registrata a 4K e poi ne continuiamo a parlare.

Da dove cominciare a parlare di GoW Ragnarök? Cominciamo dalla storia (senza spoiler). Si riparte sostanzialmente dove il reboot si era fermato nel 2018 anche se ovviamente tante cose sono cambiate nel frattempo a cominciare dal rapporto padre – figlio dei protagonisti. Siamo di fronte ai tipici disagi adolescenziali che qui ovviamente sono amplificati dal fatto che siamo a cospetto di.. Dei!

Tutto il comparto narrativo della produzione funzione alla perfezione o quasi. Momenti drammatici, intensi, brutali, commuoventi, intimi, teneri sono mescolati alla perfezione. E va bene anche il lato comico ma a volte abbiamo trovato eccessiva la sua presenza. Si tratta di sfumature ovviamente, niente che infici l’immensa grandezza dell’esperienza anche sotto il profilo dello “storytelling” di questo capolavoro, letteralmente parlando.

God of War Ragnarök

Il reboot si conferma anche il non plus ultra in fatto di regia sia delle cutscene che di sequenze interattive o parzialmente interattive. Su questo aspetto Sony attualmente non ha rivali di sorta perché se GoW Ragnarok e il suo predecessore rappresentano il top assoluto, l’unica serie antagonista che gli si può avvicinare è quella di The Last of Us è quindi è una scontro fratricida per così dire!

Il gameplay è quanto più di convincente oggi ci sia in ambito action single player. Una perfetta combinazione di combat system evoluto e profondo in cui ci sarà la possibilità di elaborare ogni volta  una tattica differente fin quando non troveremo quella che più al caso di orde di nemici o boss di fine livello.

God of War Ragnarök

Accresciuta l’interazione congiunta tra i due protagonisti e presenti altre variazioni sul tema che non vi stiamo a dire per non rovinarvi la sorpresa. Possiamo invece scrivervi sin da ora che anche l’elemento potenziamenti per armi e corazze è ampiamente soddisfacente con una varietà di customizzazione davvero impressionante.

Promozione a pieni voti sia per la longevità (ben al di sopra della media con tantissime side quest ben congegnate e piacevolissime da compiere) e ancora di più per la realizzazione audiovisiva.

God of War Ragnarök

Si potrebbe stare a parlare per ore del dettaglio delle texture, della ricchezza delle ambientazioni, degli effetti luce, di come un videogame finalmente valorizzi una TV Oled VRR a 55 pollici (e purtroppo lo fanno pochissimi titoli ad oggi) ma basta dire “non plus ultra” per intenderci. Non c’è nulla attualmente di minimamente paragonabile alla qualità tecnica e produttiva del gioco che su Playstation 5, nonostante la sua natura cross generazionale, apre la via ad un livello mai raggiunto prima sotto ogni punto di vista.

GoW Ragnarok consente di scegliere tre modalità differenti, due per chi non ha una TV VRR. Possiamo scegliere tra preferire i 60 fotogrammi al secondo e una risoluzione dinamica oppure puntare sulla risoluzione fissa ma un frame rate che va a 30 (noi abbiamo avuto la sensazione che andasse anche leggermente a meno in alcune situazioni).

Se avete una TV/monitor con VRR potete anche arrivare ai 120Hz. La nostra NETTA preferenza è andata alla modalità a 60 fps e risoluzione dinamica per avere un gioco incredibilmente fluido che fa, secondo la nostra opinione, la differenza sia visivamente sia per quanto riguarda le dinamiche interattive in senso stretto.

E bisogna soltanto alzarsi in piedi e tributare una standing ovation allo sforzo produttivo fatto per God of War Ragnarok anche per il sonoro: la qualità del doppiaggio in italiano è altissima ed il mixaggio con effetti sonori e musiche (MERAVIGLIOSE) è stato fatto con cura certosina.

God of War Ragnarök Recensione – IN CONCLUSIONE
Come già scritto GoW Ragnarök non è un titolo perfetto (se mai esista qualcosa di perfetto a questo mondo…) ma non abbiamo esitato un istante a premiarlo con un 10 pieno. La produzione di Santa Monica Studio è infatti il nuovo termine di paragone in fatto di intrattenimento videoludico in ogni ambito: gameplay, realizzazione audiovisiva, narrazione. Sarebbe delittuoso perdersi una esperienza del genere. Letteralmente delittuoso. Perchè, almeno per chi sta scrivendo questa recensione, sono rarisissimi quei giochi che fanno tornare quell’emozione adolescenziale di voler entrare in un mondo virtuale ed uscirne il più tardi possibile e per questo non si può che ringraziare Santa Monica Studio per il “miracolo” compiuto.

VOTO: 10