Call of Cthulhu Recensione del Videogame annunciato ben 5 anni fa e finalmente disponibile su Playstation 4, Xbox One e PC (quest’ultima è stata la versione da noi testata). E’ bene subito sottolineare come il titolo realizzato da Cyanide Studio prenda spunto sia dall’opera originaria di Howard Phillips Lovecraft del 1928, sia dal più recente board game realizzato nel 1981 da Chaosium.
Per chi fosse privo di qualsiasi tipo di informazione in merito a CoC, vi diciamo subito che il videogame ci farà indossare i panni dell’investigatore privato Edward Pierce, un uomo decisamente problematico, che dovrà esplorare l’isola di Darkwater che si trova di fronte alla costa di Boston alla ricerca di risposte riguardo la misteriosa morte della famiglia Hawkins. Quello che a prima vista sembra soltanto un crimine efferato, nasconde davvero molto di più ed il nostro alter ego faticherà a non oltrepassare i confini della follia.
Il primo grande pregio da mettere in evidenza per Call of Cthulhu (qui tutte le recensioni italiane) è l’incredibile atmosfera che ci fa respirare durante tute le oltre dieci ore necessarie a concludere la nostra esperienza interattiva. Non si può che lodare il lavoro svolto nell’equilibrio tra noir, poliziesco ed horror davvero riuscito e ben al di sopra anche di altre produzioni molto più pubblicizzate. Non è tanto ovviamente nella realizzazione tecnica, comunque accettabile, ma nell’ottima commistione tra colonna sonora, esplorazione ed estetica che lo fanno davvero volare alto all’interno del genere.
Anche da un punto di vista ludico, è da apprezzare lo sforzo per andare oltre le dinamiche adventure. Qui siamo di fronte ad un’avventura grafica mista a tipiche dinamiche da gioco di ruolo a cominciare dalla presenza di missioni secondarie ma anche per la presenza di “skills” migliorabili per il nostro alter ego. Come vuole tradizione non mancano ovviamente neppure le risoluzioni di puzzle ed enigmi oltre a qualche variazione di genere stealth.
Giunti a questo punto si potrebbe pensare che Call of Cthulhu sia un titolo assolutamente eccellente. Purtroppo non è così visto che il videogame presenta una serie di imperfezioni piuttosto evidenti in tanti particolari. Qualche esempio? In primis il level design presenta degli evidenti alti e bassi con lunghe sequenze davvero troppo poche ispirate con altre sequenze invece molto convincenti.
Questo sali e scendi può essere correlato anche ad altri aspetti della produzione come nell’interpretazione dei dialoghi (presenti soltanto in inglese ma con i sottotitoli in italiano) e lo stesso può dirsi per il contenuto dei dialoghi stessi. Per un titolo atteso da oltre cinque anni, non ci aspettavamo di certo queste problematiche figlie della fretta di farlo uscire quanto prima. Ma dopo tanta attesa forse era meglio attendere ancora un po’ ma avere un prodotto più perfezionato.
Call of Cthulhu Recensione IN CONCLUSIONE
Call of Cthulhu riesce in molti aspetti ad andare oltre molte produzioni tripla A, in particolare per l’incredibile atmosfera di cui è intrisa tutta l’esperienza di gioco. Se questo aspetto è dunque da premiare, è un peccato dover annotare anche alcuni difetti evidenti causati forse dalla voglia di fare uscire nei negozi un titoli annunciato oltre 5 anni. Nell’insieme dunque siamo di fronte ad un prodotto altalenante anche sul fronte del level design. Se comunque amate Lovecraft, probabilmente riuscirete ad andare oltre questi limiti esposti e godervi quanto ha di buono questa avventura grafica con elementi da gioco di ruolo.
Call of Cthulhu Recensione VOTO: 7.5
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