La quarta edizione di Game Ground è stata un vero successo, un evento in crescita esponenziale che ha coinvolto ben 7mila appassionati di gaming, cultura pop e tecnologia, e ha esaltato l’identità artistica e professionale del videogame, coinvolgendo tutta la città e ponendola al centro del dibattito videoludico nazionale. Bolzano ha nuovamente dimostrato come il videogioco possa essere molto più di un semplice passatempo, evolvendosi nel tempo come strumento di riflessione critica e sperimentale. Grazie al sostegno dell’Ufficio Politiche Giovanili della Provincia Autonoma di Bolzano e delle amministrazioni locali, il festival organizzato dall’associazione BeYoung (UPAD) ha offerto al suo fedelissimo pubblico in costante crescita un programma degno di nota e ricco di iniziative incentrate sulla valorizzazione del gaming come fenomeno culturale, sociale ed economico.
Uno dei più grandi successi di Game Ground è stata la capacità di avvicinare un pubblico ampio ed eterogeneo negli spazi dedicati alla cultura tradizionale, trasformandoli in punti di incontro e riflessione sul mondo del gaming. Adulti e bambini, genitori e figli, hanno avuto la possibilità di accedere per la prima volta in luoghi a dir poco magici come il Museo di Scienze Naturali e il Museo Mercantile, oltre a location storiche e rinomate come Castel Mareccio, vivendo il videogioco non solo come momento ludico, ma anche come oggetto di una narrazione critica molto più ampia.
È stato un flusso continuo di panel, talk e meet&greet con ospiti speciali dell’industry videoludica nazionale e internazionale come gli studi di sviluppo 11Bit Studios da Varsavia e gli italiani Stormind Games, oltre a diversi creator da milioni di follower come Favij e Dario Moccia. Un’esperienza unica in grado di restituire valore alla città, rendendola il vero e proprio palcoscenico sul quale si sono esibiti tutti gli attori coinvolti in una grande festa diffusa, gratuita e dedicata a una delle più forti passioni degli italiani: i videogiochi.
Con una proposta che abbraccia la storia, il dibattito culturale e il futuro delle professioni digitali – studiata e curata ad arte da Mario Petillo, Direttore Editoriale della manifestazione, e Lucio Campani, curatore delle diverse mostre – Game Ground di anno in anno cresce in termini di partecipazione – arrivando a ben 7mila presenze – e arriva a coinvolgere un pubblico sempre più intergenerazionale.