Operation Wolf Returns First Mission VR Recensione del gradito ritorno della serie arcade Taito in realtà virtuale. Disponibile su Steam VR, Meta Quest 2, PlayStation VR 2 (la versione da noi testata), Pico 4 e dal 21 settembre anche non VR su console Playstation, Xbox, Switch e PC, il videogame Sviluppato dallo studio francese Virtuallyz Gaming, rimane fedele allo spirito del gioco originale, pur presentando delle dovute variazioni.

I giocatori si ritroveranno trasportati nel mondo dei film d’azione degli anni ’80, grazie a un gameplay interamente incentrato sull’azione non-stop che lascia davvero poco spazio alla narrazione o a qualsiasi introspezione dei personaggi… Insomma, è come se usassimo una macchina del tempo e tornassimo indietro a quando Operation Wolf si giocava in sala giochi con l’enorme cassone dedicato.

Per chi non conoscesse il titolo originale, stiamo parlando di uno sparatutto in prima persona sui binari ovvero il movimento avverrà in automatico e a noi non rimarrà soltanto che prendere la mira e sparare ai cattivoni di turno risparmiando i povi innocenti civili ed i prigionieri di guerra che riusciremo a liberare di livello in livello.

La trama di questo sequel ci vede nei panni di un super soldato incaricato da solo di fermare e distruggere un gruppo terroristico capitanato da un tale che si fa chiamare Viper (visto che chiamarlo Cobra avrebbe portato a qualche problema di diritti con i GiJoe…).

Rispetto al titolo originale, il gameplay propone qualche variazione sul tema come la presenza di alcuni bivi all’interno dei livelli e la presenza di boss di fine livello che rappresentano i momenti più tosti dal punto di vista della sfida. Ovviamente sono state sfruttate le caratteristiche esclusive della realtà virtuale come spostarsi quando ci vengono incontro delle pallottole o ricaricare l’arma abbassando il controller al momento opportuno. Piacevole anche il feeling del controllo delle armi che richiedono l’impugnatura a due mani come il fucile automatico.

Per quanto riguarda la realizzazione audiovisiva Virtuallyz Gaming ha scelto uno stile cartoon differente rispetto a quello più “adulto” dell’originale e che onestamente avremmo preferito anche in questo remake. Detto questo il gioco è sempre fluido anche nelle situazioni più caotiche e questo certamente è la cosa più importante a dispetto di un dettaglio generale non certo elevatissimo. Audio funzionale ed in buona sincronia con l’azione su schermo.

Operation Wolf Returns First Mission VR Recensione – IN CONCLUSIONE
Che la realtà virtuale abbia permesso a tanti shooter sui binari di tornare in auge lo conferma anche Operation Wolf Returns First Mission VR. Non si tratta del miglior rappresentante del sottogenere di riferimento, ma l’esperienza proposta è più che discreta e fedele alle principali linee guida del titolo originale. Avremmo gradito una grafica meno cartoon e più adulta ma nell’insieme non possiamo che consigliarlo a tutti coloro che amano sparare all’impazzata con il caschetto ben “allacciato” in testa.

VOTO: 7.5