Sin dai tempi videoludici più remoti, il Golf è stato sempre uno sport che ci ha regalato dei bei titoli videoludici. Da Hole in One su MSX a Leaderboard su C64, gran parte della comunità dei gamers attuali sopra i 30-40 anni, ha giocato almeno con un simulatore di questo sport che invece nel mondo reale non è proprio per tutti visti i costi piuttosto elevati (anche se le cose stanno rapidamente cambiando…).

Dalla fine degli anni ’90 poi Tiger Woods PGA Tour di Electronic Arts invece divenne l’appuntamento fisso per tanti appassionati fino al 2015 quando venne proposto Rory McIlroy PGA Tour sulle console next gen. E poi praticamente nulla fino a questo 2020: grazie a 2K Sports infatti torna il grande Golf di PGA Tour su PC (la versione da noi testata), Xbox One, Playstation 4, Google Stadia e Nintendo Switch.

Il videogame, opera del team canadese HB Studios, dopo alcuni tutorial ci propone la creazione del nostro alter ego personalizzabile tramite un editor più che discreto con una serie di accessori acquistabili tramite monete virtuali. Successivamente ci propone tre livelli differenti nell’approccio all’esperienza interattiva.

Questo aspetto è tutt’altro da sottovalutare visto che rende PGA Tour 2K21 apprezzabile sia dal giocatore esperto che dal novizio ed infine dal tipo “intermedio” che sceglierà l’approccio mediano. Nell’insieme davvero si ha la sensazione di poter colpire proprio come vorremmo la pallina con tanti parametri a disposizione nel tipo di colpo da effettuare.

A questo punto potremo scegliere se affrontare un singolo campo da gioco in modo “libero” oppure tuffarci subito nella corposa modalità carriera che avrà come fine ultimo il raggiungimento della posizione numero del ranking PGA. Non manca neppure una lieve componente manageriale per quanto riguarda gli sponsor e la presenza di rivalità per rendere il tutto un po’ più pepato.

Alla modalità libera e la carriera si affiancano varie alternative molto interessanti soprattutto per il multiplayer anche e soprattutto online di vario genere tra cui segnaliamo l’originale Scramble che è a tutti gli effetti un 2 VS 2. Dove il gioco pecca leggermente è nella quantità di campi disponibili, quindici, con varie assenze illustri di alcuni fra i trofei più prestigiosi. Va detto comunque che nel gioco è presente un eccellente editor per i green e che gli sviluppatori hanno assicurato l’arrivo di DLC prossimamente anche se non è stato specificato se saranno gratuiti o a pagamento.

Qualcuno potrebbe anche storcere il naso per l’assenza di alcuni grandi nomi nel roster tra cui anche i nostri connazionali Manassero e Molinari. Per questo davvero non si può far molto ed è l’unico errore pienamente “rosso” della produzione 2K Sports.

Passando all’aspetto visivo, PGA Tour 2K21 garantisce un’ottima fisica, modelli dei golfisti discreti così come le loro animazioni. Il dettaglio generale dei campi è adeguato e soprattutto sono stati ricreati molto fedelmente sotto ogni punto di vista.

Il sonoro è composto dalla telecronaca (in inglese mentre i testi a schermo sono stati localizzati in italiano), dagli effetti sonori e dalle reazioni del pubblico ai nostri tiriDa questo ultimo punto di vista i programmatori sono riusciti a creare così tanti tipi di “feedback” e così realistici ai nostri tiri, qualunque sia la loro qualità (pessimi, eccellenti, intermedi) tanto da averli trovati fra le migliori reazioni di un pubblico all’interno di un videogame sportivo.

IN CONCLUSIONE
Non possiamo che giudicare in modo molto positivo il ritorno del Golf firmato PGA Tour passate dalle insegne di Electronic Arts a quelle di 2K Sports. Il pacchetto di gioco propone una mole di modalità impressionante e tanti green in cui affinare la propria tecnica. La realizzazione visiva è adeguata così come la cura per i dettagli anche in fatto di sonoro. Qualche appassionato potrebbe storcere il naso per l’assenza di qualche torneo e di alcuni avversari celebri da sfidare ma ciò non toglie che PGA TOUR 2K21 è davvero un titolo divertente e longevo.

VOTO: 8