Creato dal team inglese di Firesprite, The Persistence è una esclusiva assoluta di Playstation VR disponibile soltanto in digitale su Playstation Store. Si tratta a tutti gli effetti di un horror fantascientifico e dunque potete facilmente capire come qualche rimando cinematografico ad Alien e videoludico a Dead Space non manchi.
Sia chiaro però, The Persistance ha una sua anima sia estetica che videoludica visto che sotto l’aspetto strettamente interattivo può considerarsi un’esperienza in prima persona roguelike con creazione dei livelli procedurali sempre differenti di partita in partita.
Un titolo dove un approccio action brutale non sarà affatto premiato. Meglio dunque pensare subito ad una attitudine stealth per mettere KO i vari mostruosi mutanti presenti sull’astronave dove è ambientato il gioco. Come ogni roguelike che si rispetti, anche in The Persistance si muore con facilità: per fortuna c’è una macchina sfornacloni di Zimri Eder, la responsabile della sicurezza che oltre a dover cercare di sopravvivere, avrà come fine ultimo quello di tornare sulla Terra visto che il bagno di sangue interstellare è nato dall’effetto di un buco nero che ha letteralmente risucchiato la nave.
Il genere si presta ovviamente alla tradizionale crescita del personaggio per vari parametri. La progressione sarà direttamente proporzionale all’acquisizione di una sostanza organica estraibili dai simpatici cloni mostri killer. Decisamente originale invece l’implementazione del multiplayer per un titolo del genere, ancora di più pensando al fatto che si tratti di un gioco per Playstation VR. Fino ad un massimo di 4 giocatori tramite smartphone o tablet infatti potranno diventare nostri alleati o coalizzarsi con i mostroni con un interazione limitata ma comunque determinante nelle dinamiche interattive. Una simpatica variazione sul tema che però al contempo potrebbe rovinare l’effetto suspance e immersivo della realtà virtuale.
L’avventura di Persistance si conclude all’incirca dopo 6 ore, una longevità assolutamente accettabile per il prezzo ridotto con cui viene proposto sullo store di Playstation.
Sotto il profilo audiovisivo, non siamo agli apici di quanto visto su Playstation VR ma molto al di sopra della media. Nessun problema di rallentamento, buoni effetti grafici, su PS4 standard in particolare si paga però un po’ in fatto di aliasing presente sul nostro visore. Il design grafico riprende molto da produzioni precedente senza però cadere nella mera imitazione. L’unico aspetto criticabile è l’eccesso di ripetitività sia nelle ambientazioni che negli stessi letali mutanti.
I dialoghi sono rimasti in inglese ma con sottotitoli in italiano mentre l’accompagnamento musicale riesce in modo più che discreto ad aumentare la tensione che l’esperienza di gioco vuole ovviamente provocare nel giocatore.
IN CONCLUSIONE
The Persitence è uno dei titoli più interessanti del 2018 per Playstation VR. Un horror fantascientifico da consigliare in primis agli “orfani” di Dead Space che ritroveranno atmosfere oscure e piene di tensioni per un’esperienza ludica che strizza l’occhio in modo evidente ai roguelike. Pur non esente da qualche difetto, ci sentiamo davvero di consigliarlo a tutti coloro che vogliono provare emozioni forti con indosso il caschetto della realtà virtuale firmata Sony.
VOTO: 8
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