Warhammer Age of Sigmar Realms of Ruin Recensione del nuovo videogame realizzato da Frontier Developments per Playstation 5 (la versione da noi testata), Xbox Serie X|S e PC, ambientato in un universo fantasy amatissimo: stiamo ovviamente parlando di Warhammer ed in particolare di Age of Sigmar. E questo videogioco, se non andiamo errati, dovrebbe essere proprio il primo dedicato ad AoS di sempre.
Il gioco è ambientato a Ghur, uno degli otto Reami di Warhammer Age of Sigmar e la campagna in giocatore singolo segue un distaccamento dei potenti guerrieri noti come Stormcast Eternals mentre si avventurano nella grande e misteriosa palude inospitale, alla ricerca di un artefatto di grande potenza. Il loro obiettivo è salvare il loro insediamento fortificato, Harkanibus, dall’implacabile assedio della brutale fazione Orruk Kruleboyz che ha fatto proprio della palude, la loro dimora. Questa fonte di potere considerata salvifica però porta con sé una storia oscura, e mentre la trama cambia prospettiva tra coloro che sono legati all’artefatto, i giocatori saranno introdotti a due fazioni aggiuntive: i Discepoli di Tzeentch, maestri della manipolazione e tessitori del destino e gli sciame spettrali dei Nighthaunt. Ovviamente nel corso della campagna prenderemo le redini di tutte e quattro le fazioni del gioco.
Warhammer Age of Sigmar Realms of Ruin è a tutti gli effetti uno strategico in tempo reale molto legato alle tipiche caratteristiche del genere di appartenenza anche se su console si apprezza lo sforzo per la catena di comandi che si possono dare e far sentire il meno possibile delle classica combo su PC composta da mouse e tastiera. La campagna si lascia giocare con gusto anche se i ritmi di gioco non sono elevatissimi (magari pensando proprio alla fruizione anche su console…) e grazie anche a qualche colpo di scena messo nel posto giusto, si ha sempre la voglia di andare sempre avanti fino alla conclusione.
Una volta completata la campagna (o magari anche prima ovviamente!), si potrà esplorare il discorso multiplayer cross-platform da 1v1 e 2v2 con qualsiasi combinazione di compagni di squadra umani e IA o avversari, oltra a scalare una classifica competitiva 1v1. Ogni battaglia vede i giocatori contendersi una serie di Punti Vittoria e punti risorsa Arcane Conduit su varie mappe, costruendo strutture difensive e offensive per approfondire le loro strategie e progredendo attraverso un albero tecnologico per sbloccare nuove abilità delle unità. L’aggiornamento del quartier generale di ciascuna fazione concede l’accesso a unità, eroi e mostri più potenti, nonché un limite di popolazione elevato. Per quello che abbiamo visto le fazioni in lotta sono ben equilibrate ed anche le mappe sono ben costruite.
Le possibilità di gioco proposta da Realms of Ruin non sono finite visto che chi cerca variazioni sul tema in single playstation oltre alla campagna può provare la Modalità Conquista, dove i giocatori selezionano una fazione e si muovono attraverso una mappa generata proceduralmente affrontando battaglie individuali contro avversari controllati dall’IA. Nel proseguo, il gioco introducone parametri insoliti, come una velocità aumentata delle unità, un maggiore danno e varie altre opportunità e imprevisti. L’obiettivo è ottenere il punteggio più alto possibile, scegliendo tra moltiplicatori e vite extra mentre si procede verso l’ultima battaglia di ogni mappa.
Estese opzioni di personalizzazione danno ai giocatori il potere di personalizzare la loro esperienza in Realms of Ruin. Lo strumento Army Livery personalizza gli schemi di colore per ciascuna fazione, utilizzando colori dalla collezione ufficiale di Citadel per un’esperienza che farà indubbiamente felici gli amanti dei board game di casa Games Workshop. Nel Map Editor, i giocatori invece potranno creare mappe multiplayer utilizzando opzioni dettagliate di posizionamento e strumenti di pittura del terreno, quindi le condivideranno tramite il workshop in-game, in modo che altri giocatori su tutte le piattaforme possano scaricarle, giocarle e votarle. Gli stessi strumenti del Map Editor possono essere utilizzati per creare scene personalizzate; diorami di battaglia visivamente spettacolari che mostrano le fazioni di Realms of Ruin in straordinario dettaglio anche questo per chi è cresciuto a pane e miniature.
Per quanto riguarda infine la realizzazione audiovisiva, Warhammer Age of Sigmar Realms of Ruin sui Playstation 5 si propone in modo convincente. Niente che faccia gridare al miracolo o che metta a repentaglio le schede video ma la cura con cui sono state realizzate tutte le unità presenti nel gioco è davvero da apprezzare così come animazioni ed ambientazioni. Non abbiamo notato particolari problemi di fluidità neppure quando a schermi c’erano davvero tante truppe ammassate in combattimento.
Buona anche la componente sonora sia per quanto riguardo le bellissime musiche sempre in perfetta empatia con l’azione su schermo sia per l’interpretazione dei dialoghi volutamente molti enfattizzati un po’ come capita sempre quando si tratta di videogiochi ambientati negli universi immaginifici di Warhammer. La localizzazione in italiano è avvenuta tramite i sottotitoli che di per sé è comunque una buona notizia ma scoprire che il doppiaggio è presente in spagnolo, tedesco, cinese e francese oltre ovviamente all’inglese, ci ha lasciato un po’ con l’amaro in bocca.
Warhammer Age of Sigmar Realms of Ruin Recensione – IN CONCLUSIONE
Sulla base di elementi piuttosto canonici nell’ambito degli strategici in tempo reale (se pur apprezzabile l’impegno per rendere il Dualsense di Playstation 5 il più ottimizzato possibile per gestire un RTS), Warhammer Age of Sigmar Realms of Ruin può contare oltre a tutto il fascino dell’universo immaginifico di riferimento, su uno story mode intrigante che vi terrà con il fiato sospeso fino all’ultimo e tante modalità di gioco in single e multiplayer a cui si aggiungono vari tipi di editor per un pacchetto davvero molto convincente. Sarà un po’ basico sul fronte della componento gestionale-strategica ma nell’insieme a noi ci ha convinti davvero.
VOTO: 8