Gotham Knights Recensione del nuovo videogame di Warner Bros. Entertainment ambientato nell’universo immaginifico DC Comics. Disponibile esclusivamente per console next gen e dunque Playstation 5 (la versione da noi testata), Xbox Serie X|S oltre che per PC, GK comincia con un momento drammatico: la morte di Batman per mano di Ra’s al Ghul.
Senza l’Uomo Pipistrello chi veglierà su Gotham? Per fortuna ci sono ben 4 eredi pronti a fare di tutto per di non far vincere il male sulla metropoli: stiamo parlando di Robin, Batgirl, Nightwing e Cappuccio Rosso. Vi lasciamo ai primi 30 minuti di gioco registrati in 4K Ultra HD dal nostro canale Youtube dove nella playlist creata ad hoc ogni giorno troverete un nuovo “episodio” di Gotham Knights.
“Il tutto è più della somma delle singole parti” racchiude la summa della teoria della Gestalt, un movimento “culturale” sviluppatosi in Germania all’inizio dello scorso secolo e che può essere usato davvero letteralmente per Gotham Knights. Perché andando ad analizzare ogni singolo elemento del gioco le critiche ed i limiti sarebbero tanti ma nell’esperienza complessiva di gioco, viene fuori una qualità superiore delle singoli parti.
Sarà l’ottimo ritmo, la costante variazione di elementi, la buona commistione fra elementi narrativi e più strettamente interattivi ma chi vi sta scrivendo questa recensione si è divertito a Gotham Knights come non gli capitava da tanto tempo con un videogame. Erano almeno mesi che si aspettava un’esperienza tripla A di questo tipo e che, nonostante i limiti che esporremo, ha convinto.
GK è indubbiamente derivativo dai vari Batman Arkham. Un action open world ibridato ad RPG, combat, puzzle e platform. Non brilla in originalità se non per gli aspetti più tipicamente investigativi che vengono rappresentati con una interfaccia semplificativa ben ottimizzata ma per il resto non ha nulla di inedito.
Può essere affrontato in single player o in cooperativa per due giocatori e ci ha convinti in entrambi i setup. A novembre arriverà anche una modalità ad hoc pensata per quattro giocatori e vista la disponibilità di un poker di alter ego era davvero lecito aspettarselo.
Citavamo Batman Arkham da cui ha ripreso la maggior parte degli elementi anche se molti li ha semplificati come ad esempio l’esecuzione delle combo, meno sclerotiche e complesse da fare, cosa che farà piacere ai giocatori più casual e meno agli hardcore gamer.
C’è una storyline principale ed intrigante (pur con qualche saliscendi qualitativo) da portare avanti e TANTISSIME side quest che a volte risultano anche essere troppo evidenti ed evidenziate dall’interfaccia di gioco quasi a volercele fare a tutti i costi. Ma di cose da fare ce ne sono davvero molte e c’è anche la possibilità di volerlo riprovare ad un livello di difficoltà differente magari facendo le run con ogni personaggio disponibile. Se pur si parli di quattro avventure differenti da parte di Warner Bros in maniera un po’ iperbolica, ci sono comunque degli elementi narrativi differenti che i fan DC Comics potrebbero particolarmente apprezzare.
C’è una lunga storia da scoprire passo passo, tanti personaggi ben noti dell’universo immaginifico di Batman, c’è la bat moto (anche se la componente racing è quella che ci ha convinto meno), la possibilità di cambiare personaggio senza problemi per quanto riguarda il livellamento degli stessi, una buonissima colonna sonora ed un discreto doppiaggio in italiano completo con alcuni alti e bassi.
Abbiamo lasciato per ultimo l’elemento grafico su cui in queste settimane ci sono state innumerevoli polemiche. Le aspettative per GK erano indubbiamente elevate per via del fatto che il gioco è diventato “next gen only” tagliando di fatto le versioni PS4 ed Xbox One. Proprio per questo scoprire che il gioco su PS5 e Xbox non girasse a 60 fotogrammi al secondo neppure con una modalità “performance” sacrificando la risoluzione ha lasciato interdetto anche chi sta scrivendo questa recensione.
La delusione indubbiamente rimane visto che i 60 FPS sono una gioia per gli occhi SEMPRE ma detto questo l’appeal visivo del gioco anche a 30 fotogrammi (e qualche calo…) in 4K su una TV oled a 55 pollici come quella dove si è testato al gioco è davvero meraviglioso. Tra riflessi delle pozzanghere, orizzonte visivo lontano, dettagli generale elevato di personaggi e ambienti, abbiamo trovato davvero eccessivamente severi alcuni giudizi per una produzione che tra l’altro propone davvero tantissime location MOLTO differenti tra loro molto ben strutturate e congegnate.
Gotham Knights Recensione – IN CONCLUSIONE
Come già ampiamente anticipato dai precedenti paragrafi, Gotham Knights è un titolo che indubbiamente ha vari tipi di limiti ma che al contempo nell’insieme ci ha ampiamente soddisfatto, uno di quei casi in cui “il tutto è più della somma delle singole parti”. Una esperienza di gioco longeva, emozionante, variegata che dalla sua ovviamente ha il valore aggiunto della carica immaginifica dell’universo DC Comics. Era da tempo che aspettavamo un’esperienza tripla A di questo tipo che indubbiamente avremmo preferito giocare a 60 fotogrammi al secondo ma che convince ugualmente anche così.
VOTO: 8.5