PGA Tour 2K23 Recensione del nuovo videogame di 2K Sports disponibile dal 14 ottobre su console Playstation (la versione da noi testata più esattamente per PS5), Xbox e PC.
Sin dai tempi videoludici più remoti, il Golf è stato sempre uno sport che ha attirato l’attenzione delle software house. Da Hole in One su MSX a Leaderboard su C64, gran parte della comunità dei gamers attuali sopra i 30-40 anni, ha giocato almeno con un simulatore di questo sport che invece nel mondo reale non è proprio per tutti visti i costi piuttosto elevati (anche se le cose stanno rapidamente cambiando…).
Dalla fine degli anni ’90 poi Tiger Woods PGA Tour di Electronic Arts invece divenne l’appuntamento fisso per tanti appassionati fino al 2015 quando venne proposto Rory McIlroy PGA Tour sulle console next gen. E poi praticamente nulla fino al 2020: grazie a 2K Sports infatti tornò il grande Golf di PGA Tour. A distanza di due anni è dunque arrivato il nuovo capitolo 2K23 che andiamo subito a conoscere più da vicino!
Il videogame, opera del team canadese HB Studios, dopo alcuni tutorial ci propone la creazione del nostro alter ego personalizzabile tramite un editor più che discreto con una serie di accessori ed una crescita del nostro personaggio in fatto di abilità ed anche un miglioramento dei “ferri” a nostra disposizione per avere la meglio degli avversari sul green. Dai campetti “locali” potremo dunque cercare di entrare nel gotha del golf mondiale fino alla posizione numero 1 del ranking.
Oltre alla carriera però ci sono tante variazioni sul tema: non manca un editor dei percorsi con la possibilità di caricarle per la community on line e viceversa oltre che poter controllare o sfidare uno dei 14 giocatori reali del presente o leggende del passato capitanati da Tiger Woods oppure indossare i panni di due guest star del basket come Michael Jordan e Steven Curry.
Tra le novità anche Top Golf in cui da una posizione fissa dovremo cercare di prendere più bersagli possibili rispetto ai competitor per fare nostra la partita. Top Golf può anche essere giocata on line da un massimo di quattro golfisti virtuali. Da annotare infine un aumento importante di campi e tornei presenti rispetto al capitolo precedente.
L’esperienza di gioco proposta può essere personalizzabile per renderla apprezzabile sia dal giocatore esperto che dal novizio ed infine dal tipo “intermedio” che magari per l’appunto sceglierà un approccio mediano. Nell’insieme davvero si ha la sensazione di poter colpire proprio come vorremmo la pallina con tanti parametri a disposizione nel tipo di colpo da effettuare.
Rispetto al suo predecessore il gioco ha ricevuto un notevole miglioramento per quanto riguarda le animazioni (decisamente più realistiche), la fisica sia per quanto riguarda i venti, sia per quanto riguarda il contatto della pallina con i vari terreni.
Il sonoro è composto dalla telecronaca (in inglese mentre i testi a schermo sono stati localizzati in italiano), dagli effetti sonori e dalle reazioni del pubblico ai nostri tiri. Da questo ultimo punto di vista i programmatori sono riusciti a creare così tanti tipi di “feedback” e così realistici ai nostri tiri, qualunque sia la loro qualità (pessimi, eccellenti, intermedi) tanto da averli trovati fra le migliori reazioni di un pubblico all’interno di un videogame sportivo.
PGA Tour 2K23 Recensione – IN CONCLUSIONE
Non possiamo che giudicare in modo molto positivo il ritorno del Golf firmato da 2K Sports. Il pacchetto di gioco propone una mole di modalità impressionante e tanti green in cui affinare la propria tecnica. La realizzazione visiva è adeguata così come la cura per i dettagli anche in fatto di sonoro e la presenza di varie guest star è la ciliegina su di una torta videoludica decisamente riuscita.
VOTO: 8.5