System Shock Recensione del remake arrivato prima su PC e poi disponibile più recentemente anche su console Playstation e Xbox. La nostra recensione si basa sulla prova effettuata con il gioco su Playstation 5 e per chi ancora non lo sapesse l’originale System Shock usci nell’oramai lontano 1994 sviluppato da Looking Glass Technologies e pubblicato da Origin Systems.trasformandosi in un instant classic nel campo dei giochi in prima persona.
Ma come si comporta questo remake realizzato da Nightdive Studios e Prime Matter del titolo cult su console dove arriva per la prima volta in assoluto? Vale la pena immergersi nuovamente tra le anguste e claustrofobiche atmosfere della stazione spaziale Citadel? Nei prossimi paragrafi ovviamente ed in particolare nel paragrafo conclusivo, vi daremo la risposta!
Fin dai primi passi a bordo della Citadel, veniamo catapultati in un’atmosfera cyberpunk anni ’90 perfettamente rimasterizzata. L’ambiente è ricco di dettagli, con luci al neon che illuminano corridoi metallici e sporchi, terminali futuristici e macchinari obsoleti che emettono un ronzio inquietante. L’art style si sposa perfettamente con la trama cyberpunk del gioco, creando un’atmosfera opprimente e densa di tensione.
L’appena citata trama di System Shock è ancora oggi avvincente e ricca di colpi di scena. Nei panni di un hacker, ci troviamo nell’anno 2072 costretti dagli aventi a dover sventare i piani di SHODAN, un’intelligenza artificiale impazzita che ha preso il controllo della Citadel dove sta trasformando gli umani in cyborg decisamente assetati di sangue e poco inclini alla pietà. Anzi, il livello di difficoltà del gioco, anche scegliendo un’esperienza tarata sul “medium” a decisamente impegnativa e ben al di sopra della media attuale.
Il gameplay di System Shock rimane fedele all’originale (se pur tutta l’interfaccia di gioco, compreso l’inventario, sia stata evoluta in modo assolutamente positivo), offrendo un’esperienza in prima persona che va dallo shooter al puzzle game, passando per contaminazioni da RPG. La fedeltà ad un titolo degli anni ’90 potrebbe far storcere il naso a qualche gamer più giovane abituato oggi a coordinate decisamente differente nel gun system e non soltanto ma se si fosse proceduto in un eccessivo ammodernamento, il rischio sarebbe stato forse di non accontentare nessuno, neppure i fan del titolo originale degli anni ’90.
Sul fronte dell’analisi tecnica, nei precedenti paragrafi abbiamo già messo in luce le nostre considerazioni positive sull’atmosfera “retrofuturistica” che si respira dall’inizio alla fine dell’esperienza proposta da System Shock. Indubbiamente non siamo di fronte ad un titolo che possa surriscaldare le GPU delle console tanto che la produzione è disponibile anche sulle macchine “old gen” ma su Playstation 5 abbiamo apprezzato il lavoro di ottimizzazione in fatto di fluidità e sostanzialmente l’assenza di bug o glitch particolarmente critici.
Ultime considerazioni per il sonoro perfettamente in empatia con l’esperienza di gioco proposto e in merito alla localizzazione in italiano: niente doppiaggio (i dialoghi sono disponibili esclusivamente in inglese) ma tutti i testi a schermo e i sottotitoli sono presente anche nel nostro idioma.
System Shock Recensione – IN CONCLUSIONE
System Shock, al netto di qualche piccola smussatura, anche su console si è rivelata un’esperienza di gioco coinvolgente ed appagante soprattutto se amate un gameplay “hard core” non particolarmente benevole nei confronti dei giocatori non sufficientemente pazienti e bravi da superare situazioni piuttosto ostiche. Da consigliare ovviamente a chi ha amato l’originale dell’oramai lontano 1994 e più in generale agli appassionati del genere di appartenenza e alle atmosfere fantascientifiche e cyberpunk.
VOTO: 8