Unwording Recensione della produzione indiana firmata Frostwood Interactive e che andiamo subito a conoscere più da vicino.
Disponibile solo su PC in due differenti store (Steam e GoG per l’esattezza) e realizzato da una sola persona, Armaan Sandhu con la collaborazione per la colonna sonora (splendida) di Trevor Kowalski, Unwording è un particolare puzzle game dalla durata di circa due ore che ci mette nei panni di Tom: il nostro alter ego nel corso di tre giorni imparerà a respingere i pensieri negativi e concentrarsi sugli aspetti positivi della vita.
Unwording è suddiviso in tre sezioni, ognuna delle quali rappresenta una fase del progresso di Tom mentre volta pagina. Ogni parte della storia è anche mostrata in un diverso formato artistico che simboleggiano come il nostro alter ego stia imparando a vedere le cose da una nuova prospettiva.
Iniziamo subito con il dire che Unwording non è disponibile in italiano e dunque può diventare una occasione anche per chi vuole conoscere meglio l’inglese visto che i vari giochi di parole da risolvere sono disponibili soltanto nell’idioma anglosassone. Ovviamente chi non ha una minima base di conoscenza avrà le sue difficoltà a districarsi nei puzzle di lettere…
All’inizio di Unwording, Tom si sveglia in una normale giornata di lavoro. Si reca in ufficio, fa il suo lavoro e poi torna a casa. In questa parte del gioco, vedremo che Tom osserverà oggetti ed eventi quotidiani e neutri e li trasformerà in pensieri negativi. Ogni affermazione neutra viene visualizzata come blocchi di lettere, a volte più lettere condividono lo stesso blocco e capovolgendole viene mostrata un’altra lettera.
Ci viene data un’affermazione negativa da elaborare da quella neutra inserendo i blocchi nella nuova frase. Ad esempio, “svegliarsi” diventa “arrenderti” e “iniziare a lavorare” diventa “procrastinare”. Tom vedrà persino due colleghi discutere di un argomento che non riesce a capire e presumerà immediatamente che stiano spettegolando su di lui.
Dopo questa giornata piena di pensieri negativi, Tom torna nel suo appartamento dove incontra un uccello che fa il nido sul davanzale della sua finestra. Nonostante i tentativi di Tom di tenere l’uccello fuori dal suo appartamento, vola dentro e – con orrore di Tom – fa la cacca sul suo telefono, impedendogli di interagire con lo schermo defecato per il resto del gioco. Per qualche ragione, questa interazione con l’uccello costringe Tom a cambiare mentalità, soprattutto dopo che anche l’uccello fa la cacca sul suo letto, spingendolo a pulire il suo appartamento ed incredibilmente la prospettiva cambia completamente.
Una volta che Tom inizia a vedere le cose da una nuova prospettiva, si rende conto che i suoi colleghi non stavano spettegolando su di lui, ma in realtà stavano organizzando una festa e così cambia anche la visuale che da 2D diventa pian piano tridimensionale. Anche i puzzle game sempre a base di lettere mutano e qui non dobbiamo più creare frasi negative ma completare le frasi e pur apprezzando l’upgrade umorale, dal punto di vista della piacevolezza degli enigmi abbiamo apprezzato maggiormente quelli del primo giorno.
Unwording Recensione – IN CONCLUSIONE
Unwording è una mini produzione indie particolare, molto intimista e personale che verrà apprezzata da chi cerca qualcosa di differente da un videogame e magari avere anche una ventata di ottimismo su come si possa cambiare la prospettiva della vita e degli avvenimenti. Siamo agli antipodi di action, racing e sportivi fracassoni ma pensiamo che i gamer dall’anima più sensibile potrano apprezzare. Una occasione anche per chi vuole conoscere meglio l’inglese visto che i vari giochi di parole da risolvere sono disponibili soltanto nell’idioma anglosassone.
Unwording Recensione – Voto: 7