Iniziamo sottolineando che chiunque avesse giocato alla versione originaria, partirà avvantaggiato perché potrà proseguire importando il personaggio compagno di mille battaglie e probabilmente (se si ha concluso Dragon’s Dogma) con un livello adatto alle nuove avventure; inoltre come ricompensa otterrà in bonus centomila cristalli della faglia (molto importanti per reclutare perdine adatte alle nuove avversità), sei nuove armature e una pietra del viaggiatore infinita, di grande utilità per contrastare una delle poche fastidiose mancanze di questo titolo, ovvero il non potersi spostare rapidamente da una zona all’altra della mappa, in groppa ad un cavallo, una chimera, un grifone, e perché no anche stringendo le redini di un drago.
Per quanto riguarda la trama dell’espansione, questa ha il suo incipit in quel di Cassardis, dove il nostro arisen ha dato il via alle epiche avventura della storia base. Proprio nella città natia dell’eroe, più precisamente nella zona del molo potremo incontrare Orla, donna avvolta dal mistero e dalla magia, che chiederà il nostro aiuto addentrandoci nelle tinte dark dell’isola Nerabisso, dungeon in cui la morte la fa da padrona in tutti i sensi. La donna avrà anche il potere di eliminare le maledizioni dall’equipaggiamento in nostro possesso in modo da renderlo disponibile e utile per affrontare le numerose insidie che attendono l’arisen e le sue pedine.
Agli occhi dei player apparirà immediato il distacco dalle luminose atmosfere di Gransys, dalle ampie e verdi distese e dai mari spettacolarmente calmi e “sereni”. Nella nuova avventura il leitmotiv è l’oscurità a tinte gotiche, caratterizzata da spazi angusti partendo da stretti corridoi che creano labirinti tortuosi che spesso ci costringeranno a rifare la strada in senso inverso, passando per passaggi nascosti per finire in poco stabili ponti sospesi nel buio.
Uno degli aspetti più caratteristici di questa espansione è sicuramente la presenza di un’ampia gamma di nuovi temibilissimi avversari. Uno di questi è proprio “la Morte”, che oltre ad avere un’infinità di energia, avrà la capacità di eliminarci con il semplice tocco della sua falce, il tutto condito da magia oscura ed incantesimi di vario tipo. Tra le altre creature (sono state davvero numerose le aggiunte) si va dai più piccoli “vermi mangiauomini” racchiusi nei forzieri, passando per i vari eliminator, pyre-saurian e gore-cyclops, per arrivare ai draghi non morti. Queste nuove sfide richiederanno impegno, fatica, tempo e soprattutto un personaggio ben addestrato con un livello dal 50 in su, per evitare di impiegare giorni di gameplay per uccidere ogni singola “bestia”.
Partendo da presupposti comunque buoni come ad esempio l’effetto luci-ombre dovuto alle fiamme e alle torce, il comparto grafico appare leggermente migliorato. I rallentamenti sembrano diminuire in Dark Arisen ma restano presenti in modo evidente ma non troppo “fastidioso” solo quando i nemici affollano lo schermo in modo prorompente e quando invocazioni, magie e incantesimi vengono lanciati nello stesso momento. Problema comunque meno evidente rispetto a quanto avveniva nel titolo base dando alla fine un’impressione di maggiore fluidità. Un elemento che invece questa espansione trascina dal capitolo originale sono le bande nere che tagliano lo schermo sopra e sotto, probabilmente però rappresentano un “male necessario” ai fini della realizzazione di un buon comparto grafico. Un altro problema è relativo ai combattimenti in spazi stretti dove spesso ci si trova coinvolti a premere tasti di attacco in modo “random” senza capire effettivamente dove si trovi il bersaglio, anche per via di sistema di puntamento “semi automatico” non proprio ottimale. A questo si aggiunge un gameplay che potrebbe apparire a tratti ripetitivo.
IN CONCLUSIONE
Dragon’s Dogma Dark Arisen è una versione potenziata di un titolo già più che buono, che sottoporrà i players a nuove accattivanti sfide offrendo un grado di difficoltà che non farà sbadigliare dalla noia nemmeno i più temerari. D’altra parte chi ama i giochi semplici e chi vuole arrivare subito alle conclusioni senza faticare potrebbe non apprezzarlo. Il comparto tecnico nel complesso è migliorato rispetto al capitolo originale e i pochi difetti tendono ad essere un ostacolo all’acquisto solo per chi non è amante del genere. Insomma un action-RPG che rappresenta un ottimo investimento soprattutto per chi non possiede il capitolo base, ma che comunque è di alto livello anche per i veterani di Dragon’s Dogma. Sconsigliato a chi piace giocar “facile facile”.