Forged in Shadow Torch F.I.S.T. Recensione del videogame del titolo di TiGames (studio di sviluppo indipendente cinese) arrivato nelle scorse settimane anche in versione retail grazie alla distribuzione di Microids per console Playstation (abbiamo provato il gioco su PS5 per l’esattezza) e Nintendo Switch.

Per chi non si fosse mai fatto conoscenza con questa produzione possiamo dire che dal punto di vista del gameplay, è a tutti gli effetti un rappresentante di quel particolare genere chiamato Metroidvania mentre a livello estetico – narrativo, la scelta è caduta su animali antropomorfi all’interno di un contesto dieselpunk con tanti riferimenti “social politici” di buon livello nella maggior parte delle volte.

Torch City è il contesto dell’avventura, una mega metropoli inventata che però per certi versi potrebbe ricordare le megalopoli asiatiche. Ci troviamo a 6 anni dalla fine di un conflitto dove un tal “legione robotica” tiene oppressa la popolazione locale. Tra questi c’è Rayton, un ex combattente che tira avanti la sua esistenza senza troppo da chiedere oramai. Ma quando un suo amico viene ingiustamente arrestato la sede di ribellarsi all’oppressione torna più forte che mai.

Dopo l’incipit con relativa cut-scene di discreto livello, ci troviamo di fronte ad un gameplay convincente che non tenta di innovare particolarmente gli stilemi del Metroidvania ed anzi rimane fedele alla linea sotto ogni punto di vista. F.I.S.T. però si lascia giocare con molto piacere, a patto ovviamente di amare il genere di riferimento e di chiudere un occhio su alcuni momenti un po’ troppo frustranti, proponendo una longevità che va oltre il previsto per una produzione del genere.

Il sistema di controllo reagisce in modo molto convincente, la spettacolarità dei colpi del nostro alter ego è piacevolissima e l’albero delle abilità è variegato così come l’arsenale di armi che ci sarà messo a disposizione.

Per quanto riguarda invece la realizzazione tecnica, il videogame su Playstation 5 gira alla grande a 60 fotogrammi al secondo e se pur la qualità delle texture non sia incredibile, non si può che apprezzare il lavoro svolto sul fronte della caratterizzazione di personaggi e ambientazioni.

Anche il sonoro è di qualità più che discreta così come il doppiaggio dei dialoghi in inglese. Un vero peccato però per la totale mancanza di localizzazione in italiano neppure con i sottotitoli. Questi ultimi sono comunque disponibile nell’idioma anglosassone oltre che in cinese e in quasi tutte le altre lingue europee… italiano escluso!

Prima di passare alle conclusioni, come scritto ad inizio recensione il gioco è arrivato da pochi giorni in versione retail per i formati Playstation 4, Playstation 5 e Nintendo Switch. Oltre ovviamente al gioco, le limited edition contengono:

  • Lo SteelBook ufficiale
  • La soundtrack originale del gioco (in formato digitale)
  • 3 litografie
  • Adesivi a volontà

Forged in Shadow Torch F.I.S.T. Recensione – IN CONCLUSIONE
Pur non scevro da qualche imperfezione, Forged in Shadow Torch è un piacevolissimo rappresentante di quel (sotto) genere chiamato Metroidvania e riesce a regalarci un numero di ore davvero elevato di divertimento e sfida. Ovviamente dovete apprezzare le dinamiche ludiche da cui è composto: in caso affermativo la versione retail offre un bundle di extra davvero eleganti e convincenti che meritano di essere presi davvero in considerazione.

VOTO: 8