Company of Heroes 3 Recensione del nuovo capitolo dell’amatissima serie di strategici in tempo reali ambientati al tempo della Seconda Guerra Mondiale. Ci sono voluti quasi dieci anni per questo nuovo sequel su PC da parte dei programmatori di Relic Entertainment ma, anticipando le conclusioni, non siamo affatto rimasti delusi da CoH3.

CoH 3 ovviamente non si discosta dalla coordinate tracciate dai suoi predecessori ampliamento però la quantità e la qualità di contenuti proposti. Si comincia subito scoprendo che le fazioni disponibili sono ben quattro, più precisamente l’esercito inglese, quello americano e poi i tedeschi con due sottofazioni più precisamente la Wehrmacht e gli Afrikakorps.

Centro dell’attenzione di CoH 3 è la zona Mediterranea che dunque include anche l’Italia e che nel secondo conflitto mondiale è stato teatro di battaglie e scontri fondamentali nella storia e nell’esito stesso della guerra. E così le campagne sono due, una ambientata in Africa, l’altra nel nostro paese. La prima, che fa anche un po’ da tutorial al gioco, ci vedrà impegnati nei panni di Erwin Rommel alla guida delle forze tedesche fronteggiare i britannici tra le dune del deserto in Tunisia ed in Libia con il gran finalmente ovviamente incentrato sulla battaglia di El-Alamein.

La seconda campagna è invece ambientata in Italia dove dopo lo sbarco in Sicilia, dovremo risalire varie regioni del sud per arrivare alla battaglia finale di Subiaco, non troppo distanti da Roma con due battaglioni differenti che si scontreranno aspramente con i tedeschi davvero fino all’ultimo sangue.

La liberazione delle città avviene in modo differente. Per alcune non dovremo fare altro che spedire alcune truppe, in altre invece ci sarà da battere il nemico con classiche battaglie di schermaglia. Infine ci saranno anche missioni ad hoc per talune e qui indubbiamente c’è la maggiore difficoltà ma anche i momenti migliori dello story mode del gioco che propone anche vari obiettivi disponibili.

Le battaglie, sia nella campagna africana che in quella italiana, sono intervallate da sequenze narrative con vari personaggi che indubbiamente fanno bene da collante e danno un background sui terribili anni del secondo conflitto mondiale.

Oltre al single player non poteva ovviamente mancare neppure una componente online che prevede sia match competitivo che cooperativi per un massimo di quattro giocatori. Attualmente le mappe disponibili per il multiplayer sono quattordici ma è facile ipotizzare che prossimamente ne saranno aggiunte delle altre. Già ora però la qualità e la varietà assolutamente non mancano.

Passando infine alla realizzazione audiovisiva, il giudizio generale è positivo senza ombra di dubbio. C’è da dire però che il gioco forse avrebbe potuto essere ancora più rifinito di tanto in tanto per qualche dettaglio ma oltre ad aspettarci una patch “ottimizzante” stiamo parlando comunque di sporadiche problematiche di valore relativo e non fondamentale. Il gioco come scritto in precedenza, ha vari dialoghi ben interpretati. Mancano purtroppo voci italiane visto che la localizzazione è stata fatta soltanto tramite sottotitoli.

Company of Heroes 3 Recensione – IN CONCLUSIONE
Nonostante qualche piccola imprecisione e sbavatura qua e là, non si può che promuovere l’attesissimo ritorno della serie di Company of Heroes. Il terzo capitolo indubbiamente si mantiene fedele alla tradizione della serie pur ampliando la quantità e la qualità di contenuti proposti per uno strategico con grandissimo spessore e identità. Un must assoluto per gli appassionati di strategia in tempo reale.

VOTO: 9