Redout 2 Recensione della produzione tutta italiana di 34BigThings. Un racing game futuristico che convince sotto vari aspetti come potrete leggere nei prossimi paragrafi. Disponibile per console Playstation (questo articolo si basa sulla versione PS5), Xbox e PC, con una versione Switch rinviata al mese di luglio, Redout 2 mantiene la tradizione del capostipite ma cerca anche nuove prospettive.
Siamo di fronte a corse antigravità dove i mezzi sfrecciano nell’aria e come abbiamo imparato sin date tempi della prima Playstation con Wipeout. Rispetto al primo capitolo notiamo subito un aumento dei tracciati disponibili: da 25 si arriva a 36 con la possibilità di giocarli anche a “specchio”. Le ambientazioni sono dieci in differenti pianeti con differenti valori di gravità che vanno ad incidere anche sul gameplay stesso.
Redout 2 è tutto un gioco di equilibri nel momento di correre spediti sulle “tracks”: il turbo va dosato per non far surriscaldare il motore e gli acceleratori della pista ci tentano sempre anche quando magari non sono nella traiettoria più semplice da prendere. Quando si trova la giusta alchimia allora le performance cominceranno a migliorare decisamente sempre che non andiate contro le barriere e la velocità crolli inevitabilmente. Rispetto al primo capitolo poi si è deciso di focalizzare tutta l’attenzione sulla guida togliendo la possibilità di rubare l’energia propulsiva agli avversari. Una scelta che pad alla mano, ci ha decisamente convinti.
Non giriamoci intorno: Redout 2, pur potendo personalizzare la nostra esperienza di gioco in vari parametri, è sempre a tutti gli effetti un titolo hardcore, una produzione “old school” per quanto riguarda il gameplay con una sfida impegnativa sia offline che online. Questo elemento dovrebbe già cominciare a farvi capire se possa fare al caso vostro o meno.
Passando alle modalità di gioco, si può cominciare con quella arcade offline dove sono disponibili 6 tipi di eventi che rappresentano alcune variazioni sul tema come Time Attack, Last Man Standing, Speed e similari. Poi c’è la carriera che rappresenta il pezzo forte del gioco in single player e che si dipana in cinque campionati principali con la possibilità di acquisire nuovi mezzi e potenziamenti.
Rispetto al primo capitolo dove era possibile inserire soltanto due “mod”, qui si arriva alla cifra molto più considerevole di sei. Non poteva mancare poi una componente multiplayer che al momento prevede soltanto delle “amichevoli” ma sono già previsti aggiornamenti che porteranno anche ad un ranking delle nostre performance.
Passando infine alla realizzazione tecnica, Redout 2 ha sicuramente un track design molto spettacolare. Qualche scelta cromatica è piuttosto opinabile soprattutto perché non rende chiarissima la composizione del circuito ma si tratta di un errore per fortuna non eccessivamente impattante. Magari anche i mezzi aerei potevano essere maggiormente dettagliati pensando comunque alle possibilità di console next e PC ma d’altra parte l’aspetto più importante, ovvero le velocità e la relativa fluidità del frame rate, è stato ottimizzato davvero alla perfezione.
Plauso per la colonna sonora, perfettamente in empatia con l’azione su schermo e che può contare anche su alcuni importanti special guest della musica elettronica, Giorgio Moroder su tutti.
REDOUT 2 RECENSIONE – IN CONCLUSIONE
Redout 2 è a tutti gli effetti un titolo hardcore, una produzione “old school” per quanto riguarda il gameplay e che in modo rispettoso guarda a Wipeout ed F-Zero pur andando oltre e proponendo una propria essenza. Magari le astronavi potevano essere più dettagliate su console next gen o PC di fascia alta così come alcune scelte visive sono opinabili ma se amate le corse futuristiche antigravità ed una sfida impegnativa sia offline che online dovete assolutamente aggiungerlo alla vostra softeca quanto prima!
VOTO: 8.5