RiMS Racing Recensione della produzione di debutto del team tutto italiano di Raceward Studio e prodotto da Nacon. Disponibile per PlayStation 4, PlayStation 5 (la versione da noi testata), Xbox One, Xbox Series X|S e PC, si può considerare come un vero e proprio atto d’amore nei confronti delle moto, senza scendere ad alcun compromesso.

Già partendo dal modello di guida, siamo infatti di fronte ad una esperienza lontanissima da qualsiasi elemento arcade ed anche spingendo sul piede del freno della maggiore assistenza da parte dell’intelligenza artificiale, non vi troverete mai a che fare con un gameplay semplificato e “amichevole“. RR vi farà sudare sia in pista ogni volta che dovrete fare una staccata per farla al meglio!

Ugualmente ostico il confronto con l’intelligenza artificiale: scordatevi pattern semplificati e rivalli arrendevoli. State proprio sbagliando strada visto che i centauri mossi dalla CPU saranno abili piloti e decisamente non si faranno troppi problemi ad ostacolarci in ogni modo pur di avere la meglio. Ovviamente non potrete utilizzare stratagemmi come il flashback in stile Codemasters: qua non avrete mai una seconda possibilità!

La sensazione di realismo si accresce anche al DualSense di Playstation 5: i programmatori hanno implementato in modo più che discreto sia il feedback aptico che i grilletti adattivi per una esperienza di guida davvero soddisfacente. Da premiare anche l’utilizzo dello speaker interno del pad che dà ulteriore immersione sensoriale all’esperienza di gioco.

Se confrontato con la concorrenza indubbiamente RiMS Racing presenta un numero minore di moto visto che stiamo parlando di soli 8 bolidi anche se di pregevole fattura: Kawasaki Ninja ZX-10 RR, Aprilia RSV4 1100 Factory, BMW M 1000 RR, Ducati Panigale V4 R, Honda CBR1000RR ABS, MV Agusta F4 RC, Suzuki GSX-R1000R e Yamaha YZF-R1.

Raceward Studio ha però ricreato queste moto con un realismo incredibile e potremo davvero smontarle fino all’ultimo pezzo tramite alcuni rapidi quick time events per la fase di manutenzione in officina. Nel corso della carriera, la modalità principale di gioco, sarà anche possibile potenziarle sotto vari aspetti ed anche personalizzarle esteticamente.

La cura ed il realismo nella customizzazione del proprio bolide è straordinaria però è un peccato vederla confinata nella modalità single player visto che poi nel multiplayer locale e online potremo utilizzare i mezzi di default. Questo è il primo elemento di criticità di RR a cui sommiamo la scelta di far uscire tramite DLC sin dal day one che consente di avere più elementi ed una pista in più (il Barhein) che però è gratuita se acquisterete il gioco entro il 2 settembre. Considerando che le piste sono 14, si poteva forse avere un atteggiamento maggiormente “user friendly” da questo punto di vista.

Altro elemento non pienamente convincente è indubbiamente quello visivo. Il KT Engine di Nacon come abbiamo scritto in precedenza riesce a ricreare una fisica MOLTO convincente ma al tempo stesso, quanto meno in RR non riesce a proporre una grande sensazione di velocità e neppure un frame rate del tutto granitico pur potendo contare su modelli delle moto straordinari. Come potete facilmente capire dunque, RiMS Racing è indirizzato a chi pone più attenzione alla sostanza più che alla forma.

RiMS Racing Recensione – IN CONCLUSIONE
RiMS Racing è un grande atto d’amore nei confronti delle moto, un’esperienza a tutto tondo per chi ama guidare, customizzare e abbellire il proprio bolide a due ruote. Il suo principale limite è quello visivo che indubbiamente non splende ma sarebbe davvero un peccato farsi sfuggire un’esperienza del genere che sotto vari aspetti risulta essere unica nel panorama videoludico attuale.

VOTO: 8