In un periodo particolarmente caldo per il brand di Tomb Raider, segnato da grandi annunci che guardano al futuro della serie, il debutto di Tomb Raider Definitive Edition su Nintendo Switch 2 arriva davvero nel momento ideale. Da una parte c’è l’attesissimo remake del primo capitolo storico, dall’altra un nuovo episodio inedito pronto a riportare Lara Croft sotto i riflettori nel 2026 prima e nel 2027 poi.
In questo contesto, il primo capitolo del reboot moderno, pubblicato originariamente nel 2013, trova una nuova casa su una console che sembra fatta apposta per valorizzarne ritmo, fluidità e struttura.
Un’operazione che non profuma di semplice recupero nostalgico, ma di rilancio intelligente, capace di parlare sia a chi non ha mai vissuto questa avventura, sia a chi desidera riscoprirla in una veste sorprendentemente solida.
Il reboot che ha cambiato Lara Croft
Tomb Raider Definitive Edition rappresenta un punto di svolta fondamentale nella storia della serie.
Abbandonata l’immagine dell’eroina infallibile degli anni ’90, il gioco racconta la nascita di Lara Croft come sopravvissuta, mettendo al centro vulnerabilità, paura e determinazione.
Il naufragio sull’isola di Yamatai diventa il pretesto per una narrazione più intima, fatta di dolore, sacrificio e crescita personale, senza però rinunciare a esplorazione, combattimenti e puzzle ambientali.
Ancora oggi, a distanza di dodici anni dall’uscita originale, la struttura narrativa regge benissimo.
La scrittura è efficace, il ritmo ben calibrato e l’evoluzione della protagonista risulta credibile e coinvolgente, rendendo l’esperienza attuale e appagante anche per un pubblico moderno.
Tomb Raider Definitive Edition – Un gioco che invecchia benissimo
Uno degli aspetti più sorprendenti di questa edizione per Nintendo Switch 2 è quanto Tomb Raider riesca ancora a sembrare un titolo di alto livello.
Merito di un game design solido, che alterna con intelligenza fasi di esplorazione, sparatorie, momenti più lineari e sezioni semi-open ricche di segreti.
Le tombe opzionali, pur non essendo particolarmente complesse, rappresentano una pausa riflessiva ben gradita e contribuiscono a rafforzare l’identità da action-adventure puro.
Il sistema di progressione, basato su abilità, armi potenziabili e collezionabili, mantiene alto l’interesse e incentiva l’esplorazione senza mai risultare forzato.
Rigiocarlo oggi è stato un enorme piacere, segno di un’opera che ha saputo resistere al passare del tempo meglio di molti titoli più recenti.
Prestazioni eccellenti su Nintendo Switch 2
Il vero valore aggiunto di questa versione è senza dubbio la resa tecnica su Nintendo Switch 2.
Il gioco risulta incredibilmente fluido, sia in modalità portatile che in modalità dock, offrendo una stabilità che valorizza ogni aspetto del gameplay, dai combattimenti più concitati alle sequenze cinematiche.
La risposta ai comandi è immediata, la fluidità costante e l’esperienza generale estremamente piacevole, rendendo questa edizione una delle più godibili in assoluto tra quelle disponibili.
In portatile, Tomb Raider Definitive Edition sorprende per quanto riesca a essere coinvolgente anche in sessioni brevi, mentre in dock mantiene una solidità che invita a lunghe maratone.
Si paga inevitabilmente qualcosa a livello di definizione delle texture, che in alcune superfici risultano meno dettagliate rispetto alle versioni più performanti su hardware di fascia alta, ma il compromesso è più che accettabile.
La direzione artistica, l’illuminazione e il colpo d’occhio generale restano di ottimo livello, contribuendo a mascherare efficacemente i limiti tecnici.
Atmosfera, colonna sonora e impatto emotivo
Uno degli elementi che continua a colpire è l’atmosfera.
L’isola di Yamatai è ostile, sporca, pericolosa, e riesce ancora oggi a trasmettere un senso costante di tensione e isolamento.
La colonna sonora accompagna perfettamente l’esperienza, alternando momenti più silenziosi a tracce evocative che sottolineano i passaggi chiave della storia.
Anche il sound design, tra rumori ambientali, urla lontane e colpi di arma da fuoco, contribuisce a creare un’immersione totale, che su Switch 2 non perde minimamente di efficacia.
Il lavoro fatto sul personaggio di Lara, sia a livello narrativo che espressivo, resta uno dei punti più alti dell’intero progetto, rendendo facile affezionarsi alla protagonista e seguirne il percorso fino alla fine.
Un’esperienza ideale per vecchi e nuovi giocatori
Questa edizione per Nintendo Switch 2 si rivolge a due tipologie di pubblico ben precise.
Da una parte, chi non ha mai giocato Tomb Raider Definitive Edition troverà un’avventura completa, moderna e incredibilmente fluida, capace di intrattenere senza mai stancare.
Dall’altra, chi conosce già il titolo potrà valutare l’acquisto come un modo per riscoprire il reboot originale in una versione sorprendentemente solida, soprattutto in ottica portatile.
Non si tratta di un’edizione rivoluzionaria o ricca di contenuti inediti, ma di una conversione estremamente curata che fa della fluidità e della giocabilità i suoi punti di forza principali.
Tomb Raider Definitive Edition Nintendo Switch 2 Recensione – IN CONCLUSIONE
Tomb Raider Definitive Edition su Nintendo Switch 2 dimostra quanto il primo reboot della serie sia ancora oggi un’esperienza di alto livello, capace di divertire, emozionare e coinvolgere come pochi altri action-adventure della sua generazione.
La fluidità incredibile, la possibilità di giocarlo comodamente sia in portatile che in dock e una struttura ludica che non mostra il peso degli anni rendono questa versione particolarmente consigliata.
Qualche compromesso sul fronte delle texture è presente, ma non intacca in modo significativo il piacere dell’esperienza complessiva.
Se non avete mai giocato a Tomb Raider Definitive Edition, la versione Switch 2 è piacevolissima e incredibilmente fluida: recuperatelo all’istante.
Se invece lo avete già affrontato in passato, l’acquisto è consigliato solo e soltanto a chi è super fan di Lara Croft e desidera riassaporare il reboot in attesa dello spettacolare remake in arrivo nel 2026.
Un ritorno gradito, solido e perfettamente a fuoco, che merita, visto anche il prezzo molto ridotto con cui è stato commercializzato, senza esitazioni un voto finale di 8.5 su 10.
