Al giorno d’oggi è un fenomeno conosciuto in tutto il mondo e, anzi, è uno dei pilastri dell’economia globale, ma chi se lo ricorda agli inizi? Stiamo facendo riferimento al settore dei videogiochi, che nel corso degli ultimi anni è cresciuto in maniera davvero esponenziale, anche grazie al lancio di tecnologie sempre più innovative e all’avanguardia.
Grazie alla ricerca che è stata realizzata dal blog di strategie casinò di Betway, proviamo a scoprire come si è evoluto questo universo e soprattutto qual è stato il momento preciso in cui ha avuto inizio. Una storia, quella dei videogame, che ha portato alla creazione di posti di lavoro, al successo e alla fama di personaggi e autori, ma anche di case di produzione, fino ad arrivare alla realizzazione di titoli sempre più avanzati e impressionanti per la cura dei dettagli e per il realismo che li contraddistingue.
La prima fase negli anni Cinquanta
Come raccontato sull’articolo pubblicato sul blog L’insider, il mondo dei videogiochi è nato sostanzialmente per ragioni di praticità. Infatti, i primi videogiochi mai creati non erano altro che un semplice mezzo per eseguire tutta una serie di test in riferimento ai numerosi dispositivi elettronici che sarebbero stati proposti sul mercato qualche anno più tardi, tra cui anche ovviamente i primi pc.
I videogame, quindi, non erano altro che degli strumenti usati in fase di test per le console, ma al contempo si stava sviluppando una concezione differente, sempre più legata al settore della computazione digitale, una tematica che ha fatto sempre parlare e discutere dal punto di vista etico.
L’anno zero, però, è il 1952: anche se è difficile individuare una data ben precisa, in realtà questo anno viene preso come punto di riferimento perché venne progettato il primissimo videogame, che altro non era se non una semplicissima versione in digitale di Tris. Nonostante la semplicità di questo titolo, in tanti si erano cominciati ad accorgere delle grandi potenzialità che poteva nascondere questo settore.
Sei anni più tardi, nel 1958, ecco un altro evento che cambiò il corso della storia dei videogame. Nel corso dell’evento in corso di svolgimento presso il “Brookhaven National Laboratory” venne svelato di fronte a un folto pubblico il primo videogame in senso stretto, ovvero “Tennis for two”. Anche se le perplessità che aleggiavano intorno a questo titolo e a questo settore furono più che numerose, ci volle ben poco per far cambiare idea un po’ a tutti.
Il boom dagli anni Settanta in avanti
Il merito della definitiva spinta per il mondo dei videogame arrivò nientemeno che dalle sale giochi. Furono loro il ponte di collegamento con i videogiochi, dato che proprio al loro interno cominciò la grande diffusione delle prime console. Tra flipper e gettoni, il numero degli appassionati crebbe molto in fretta.
Vent’anni dopo la data presa come pietra miliare per il mondo dei videogiochi, ecco un altro evento che cambiò il corso della storia di questo settore. Stiamo facendo riferimento al lancio in commercio di Pong, che diede i natali all’epopea dei giochi arcade e al grande successo che di lì a poco avrebbe conquistato il marchio Atari.
Pong era un videogioco davvero semplicissimo, ma fu proprio il coinvolgimento con appassionati di tutto il mondo, a rappresentare la testimonianza di come questo settore fosse in procinto di fare il grande e definitivo salto verso il successo. La prima console casalinga fu lanciata proprio da Atari tre anni più tardi, nel 1975, e fu la spinta, guardando anche ai dati raccolti in termini di vendite, che convinse colossi come Sony, Nintendo, Sega e Taito a scendere in campo e a rivoluzionare una volta per tutte questo settore.