Granblue Fantasy Relink Recensione del videogame finalmente disponibile per Playstation 5 (la versione da noi testata), Playstation 4 e PC. Perchè quel “finalmente”? Perchè l’annuncio di questa produzione risale a ben 8 anni fa con tanti passaggi a vuoto, tra cui una collaborazione con Platinum Games poi naufragata ed il progetto tornato poi completamente nelle mani di Cygames. Come sono andate le cose? Ve lo sveliamo nei prossimi paragrafi!
Facciamo però prima un passo indietro al 2014, quando è nato il brand Granblue Fantasy con un videogame RPG nel 2014 ma poi sconfinato su altri media e che nel corso di oramai un decennio, ha conosciuto un successo incredibile in Giappone ma che sta appassionando molti gamer anche al di fuori dei confini della terra del sol levante. L’ultima produzione videoludica prima di Relink è davvero recente visto che il picchiaduro a duelli Versus Rising è uscito alla fine dello scorso anno e cliccando qui potete leggere la nostra recensione a riguardo.
La prima cosa da scrivere su GFR è che la storia sarà sicuramente apprezzata dai fan della serie ma anche i neofiti di Granblue Fantasy possono stare tranquilli: si entra senza troppi problemi in questo universo immaginifico e se qualcosa vi rimane comunque arcano c’è sempre un glossario da consultare per ovviare a qualsiasi tipo di dubbio su GF.
Indubbiamente GFR da un punto di vista dell’esperienza di gioco proposta guarda in modo deciso agli ultimi capitoli di un certo Monster Hunter pur proponendo un approccio più “casual”. Questo elemento potrebbe iniziare a farvi capire se dunque il titolo possa più o meno fare al caso vostro. Granblue Fantasy Relink si compone sostanzialmente di due modalità: uno story mode affrontabile in single player dalla durata di circa 12 ore e poi varie missioni da giocare ugualmente in solitario oppure in cooperativa on line.
Il level design non si muove sulle coordinate dell’open world, tutt’altro, proponendoci delle strade obbligate fino alle boss battle con soltanto qualche diramazione alla ricerca di elementi collezionali e oggetti di gioco. Eccellente il sistema di combattimento in real time che abbiamo trovato particolarmente preciso e responsivo adottando comunque una impostazione arcade adatta anche a chi non è un giocatore di lunga data.
Granblue Fantasy Relink inizialmente ci mette a disposizione soltanto sei personaggi ma che in breve triplicano di numero arrivando ad un “roster” di 18 combattenti. Tutti sono ben caratterizzati sia graficamente che nel combat system e farli salire di livello per vedere le loro combo più potenti a disposizione è un elemento che arricchisce di molto l’esperienza di gioco anche perché la raccolta dei “punti” con cui potenziare i nostri alter ego è “collettiva” e dunque risulta più facile farli salire di livello.
Per quanto riguarda la realizzazione visiva, Granblue Fantasy Relink risente indubbiamente di una lavorazione che ha dovuto prendere in considerazione anche “l’anziana” Playstation 4. Detto questo però non si può che rimanere favorevolmente colpiti dalla cura con cui il gioco è stato realizzato sotto l’aspetto estetico rendendolo sostanzialmente un anime interattivo di elevatissima qualità. Sotto molti versi già questo potrebbe rendere GFR un prodotto da consigliare a tutti gli appassionati della cultura pop giapponese.
Il sonoro si pone in perfetta simbiosi con l’azione su schermo ed anche in questo caso il taglio è quello da anime. Lo stesso vale per i dialoghi disponibili sia in giapponese che in inglese. Ma niente paura: se non avete dimestichezza con le due lingue, sono disponibili anche i sottotitoli in italiano.
Granblue Fantasy Relink Recensione – IN CONCLUSIONE
Quando un progetto videoludico arriva ad 8 anni di distanza dall’annuncio, c’è sempre il timore che arrivi su PC e console con più di una problematica. Nel caso di Granblue Fantasy Relink non è così visto che il gioco di Cygames si dimostra solido e convincente. Siamo infatti di fronte ad un action RPG piacevole che si lascia giocare e si fa volere bene anche grazie all’elevatissima cura estetica che lo rende una sorta di anime interattivo. Un’esperienza ovviamente da consigliare ai fan di vecchia data di questo universo immaginifico così come più in generale agli appassionati della cultura pop giapponese che riusciranno senza problemi ad entrare nel mondo di gioco senza troppi patemi d’animo. Non riesce a raggiungere l’eccellente per un eccesso di monotonia sul lungo andare ma magari la situazione cambierà con qualche contenuto aggiuntivo prossimamente.
VOTO: 8