Ad un anno di distanza dall’uscita su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC, Star Wars Outlaws approda anche su Nintendo Switch 2, portando con sé tutte le qualità che avevano già convinto critica e pubblico, ma anche un porting sorprendentemente eccellente. Massive – Ubisoft è riuscita a confezionare una versione che sfrutta al meglio le potenzialità della nuova console ibrida, garantendo un’esperienza di gioco completa e appagante anche in mobilità.
Pur rimanendo fedele all’estetica e all’atmosfera della saga creata da George Lucas, Star Wars Outlaws offre un’esperienza diversa, più vicina alle serie TV come The Mandalorian e Andor, che si concentrano sugli emarginati e sui criminali della galassia lontana lontana.
Una storia di Star Wars da vivere in portabilità
Uno degli elementi che spiccano maggiormente in Star Wars Outlaws è l’ottima caratterizzazione dei personaggi principali, in particolare Kay Vess e il suo compagno a quattro zampe, Nix. Kay Vess, una giovane e intraprendente ladra, è un personaggio ben costruito, con un background interessante e motivazioni credibili. La sua aspirazione di realizzare il “colpo gobbo della vita” la spinge a intraprendere missioni sempre più pericolose, che la mettono in rotta di collisione con alcune delle figure più temute della galassia.
Quello che parte come un’avventura personale diventa presto un intreccio più grande e complesso, dove sopravvivere significa giocare d’astuzia e affrontare continui tradimenti e pericoli. La narrazione mantiene un ritmo serrato e anche su Switch 2, giocato in portabilità, il coinvolgimento rimane altissimo.
Nix: più di un compagno
Nix non è solo una mascotte: è un partner prezioso, in grado di aiutare Kay nelle missioni e di risolvere enigmi ambientali. Questo rapporto, reso benissimo anche nella versione Switch 2, contribuisce a rafforzare l’immersione e a dare maggiore spessore emotivo al viaggio dei due protagonisti.

Trama e atmosfera
La trama principale di Outlaws non ha perso nulla nel passaggio alla console ibrida. Anche senza Jedi e Sith in primo piano, il titolo riesce a mantenere una forte epicità, con missioni bilanciate tra azione, esplorazione e narrazione. L’ambientazione rimane credibile e affascinante, perfettamente integrata nel canone di Star Wars.
Il porting su Switch 2: un risultato eccellente
Il punto più sorprendente di questa versione è la qualità del porting. In modalità docked, il gioco restituisce un comparto tecnico di alto livello, con un dettaglio grafico che non fa rimpiangere le versioni maggiori. Ma è soprattutto in modalità portatile che il lavoro di ottimizzazione si fa notare: il framerate stabile a 30 fps garantisce fluidità anche nelle fasi più concitate, mentre la resa visiva rimane di livello elevatissimo, regalando un’esperienza davvero notevole per una fruizione mobile.
Star Wars Outlaws su Switch 2 dimostra come la console sia capace di gestire produzioni di questa portata, mantenendo intatta l’essenza del gioco originale senza compromessi eccessivi.

I difetti rimangono
Proprio come nelle altre versioni, anche qui restano alcune criticità: le meccaniche stealth, poco rifinite, risultano rigide e macchinose, e la raccolta di centinaia di materiali di crafting tende a spezzare il ritmo della progressione. Non sono difetti imputabili al porting, ma al design generale, e quindi inevitabilmente emergono anche su Switch 2.
Colonna sonora e localizzazione
La colonna sonora rimane uno dei punti di forza assoluti: epica, suggestiva e perfettamente integrata con le varie situazioni. Ancora una volta, però, pesa la mancanza del doppiaggio italiano: la localizzazione si limita ai sottotitoli e ai testi a schermo.

Star Wars Outlaws Recensione – IN CONCLUSIONE
Star Wars Outlaws arriva su Nintendo Switch 2 con un porting di altissimo livello, che a distanza di un anno dall’uscita originale riesce a portare nelle mani dei giocatori un’esperienza completa e sorprendentemente fluida anche in modalità portatile. L’avventura di Kay Vess e Nix conserva tutto il suo fascino, la narrazione resta solida e coinvolgente e l’impatto tecnico è più che soddisfacente. I limiti legati alle meccaniche stealth e al crafting rimangono, ma non minano un’opera che si conferma come uno degli action più interessanti ambientati nell’universo di Star Wars.
