Già disponibile su Playstation 4 (la versione da noi testata), Xbox One e PC con una uscita per Nintendo Switch prevista entro l’estate,  Those Who Remain è un’avventura thriller in prima persona ambientato nell’immaginaria città americana Dormont, una località sempre più distante dalla realtà, corrotta dall’oscurità e dalle azioni dei suoi abitanti.

Il nostro alter ego virtuale si chiama Edward, un uomo corrotto dal peccato che cerca di mettere fine alla sua relazione extraconiugale e di riprendere le redini della sua vita mentre guida nella notte, inconsapevole dell’oscurità che fermenta al di sotto di Dormont e dei motivi delle recenti sparizioni. I giocatori dovranno confrontarsi con gli sconosciuti orrori riflessi dall’oscurità e sopravvivere alla notte, mentre Edward metterà alla prova la sua salute mentale e la sua morale, affrontando le ombre del male che si annidano nel profondo.

La produzione di Camel 101 e Wired Productions da un punto di vista dell’esperienza strettamente ludica indubbiamente mescola le avventure in prima persona ai puzzle game, per un’esperienza di gioco che guarda indubbiamente ai canovacci dei generi di riferimento oltre che ispirarsi per più di una ragione al grande successo di Netflix chiamato Stranger Things.

L’elemento fondamentale sui cui si base Those Who Remain è la dicotomia luce – ombra. Solo se rimarremo lontani dall’oscurità potremo continuare la nostra avventura visto che nel buio si nascondono misteriosi esseri pronti a far scattare il game over alle nostre azioni. Insieme a loro ci saranno molte altre inquietanti presenze ad ostacolare il nostro tentativo di salvezza e redenzione.

Se pur privo di particolari picchi qualitativi, l’esperienza proposta da Those Who Remain convince per la grande atmosfera ed i brividi provati giocandolo in una camera buia e con l’audio da ascoltare in cuffia, magari anche il suono olografico SXFI.

Purtroppo però la realizzazione visiva di TWR lascia davvero molto a desiderare. Oltre a vari generi di bug, il dettaglio genere è incredibilmente basso e non mancano neppure cali di frame rate piuttosto vistosi e decisamente incomprensibili vista la bassa qualità di texture ed effetti. Nonostante tutto però Those Who Remain riesce comunque a spaventare grazie a scelte estetiche capaci, almeno parzialmente, di farci dimenticare tutte queste magagne tecniche.

IN CONCLUSIONE
Those Who Remain ha indubbiamente una inquietante atmosfera horror thriller e propone una bellissima metafora delle azioni umani con l’utilizzo della dicotomia luci/ombre. Purtroppo però il team indie di Camel 101 non è riuscito ad ottimizzare una realizzazione grafica nel complesso mediocre, nonostante l’appeal ed i brividi l’esperienza di gioco proposta. Se amate il genere, potrebbe comunque fare al caso vostro a patto di chiudere un occhio e dunque parzialmente oscurare i limiti esposti nei precedenti paragrafi. Tra l’altro il gioco è completamente localizzato in italiano e costa solo 19.99 euro.

VOTO: 6.5