Exoprimal Recensione del nuovo videogame firmato da Capcom già disponibile per console Playstation (la versione da noi testata più esattamente su PS5), Xbox (su Gamepass dal day one) e PC. Un titolo molto atipico per tante ragioni e che cercheremo di esplicitare nei prossimi paragrafi.
Exoprimal è ambientato in un ipotetico futuro dove i dinosauri ricompaiono in tutto il mondo e minacciano l’esistenza dell’umanità. Per salvare la situazione, la potente multinazionale Aibius Corp. schiera la sua intelligenza artificiale di nuova generazione chiamata Leviathan. Questa IA è in grado di prevedere dove si verificheranno le infestazioni di dinosauri e di inviare gli Exofighter a proteggere l’area. Questi guerrieri riescono ad avere la meglio sui dinosauri grazie armature avanzate note come Exocorazze.
Il gioco in realtà si svolge nel 2043, ovvero tre anni dopo il ritorno dei Dinosauri sulla Terra: il nostro alter ego (creato tramite un discreto editor iniziale) da parte di un’unità di pattuglia Exofighter chiamata Hammerheads che si schianta su un’isola remota e l’intelligenza artificiale ci impiegherà come cavie in una sorta di esperimento infinito per migliorare la qualità delle Exocorazze. Di livello in livello però scopriremo altri misteri in una trama fin troppo intrecciata ma che indubbiamente tiene con il fiato sospeso dal primo all’ultimo momento.
Fatto l’incipit narrativo, Exoprimal da un punto di vista ludico, è uno shooter in terza persona a squadre composte da quattro giocatori in una struttura live service in cui si mescolano le dinamiche PvP e PvE nel corso dei livelli con alcuni tipi di varianti (comunque i due modelli base saranno sempre presenti) e dove la software house comunque non rinuncia a portare avanti la trama di cui sopra.
La cosa più divertente del gioco la cui campagna principale richiede circa 20 ore per essere portata a termine, è indubbiamente provare tutte le varie exotute disponibili che non solo sono differenti per estetica ma anche per le funzioni che possono essere di tre tipi: attacco, difesa e supporto. La loro diversificazione è elevatissima e sarà un vero piacere entrare in simbioso con ognuna di esse. Ciliegina sulla torta la possibilità sbloccabile di essere per pochi secondi nei panni di un tirannosauro e scagliarsi con tutta la brutalità possibile contro la squadra avversaria.
Non si può dire che Exoprimal non sia divertente ma questa contaminazione PvP con PvE alla fine potrebbe non soddisfare nessuno al 100% visto che indubbiamente propone dinamiche differenti rispetto a quelle più tradizionali delle due modalità. E soprattutto non c’è quell’elemento “stylish” rispetto all’azione su schermo che forse ci aspettavamo da una prima della classe come Capcom.
Per quanto riguarda infine la realizzazione tecnica, il giudizio è positivo ma non entusiasta. I dinosauri sono animati in modo molto semplicistico anche se comprendiamo che per fare girare il gioco sempre fluido non si poteva fare molto di più. Niente da dire invece sulla caratterizzazione delle exotute (prossimamente ne arriveranno alcune speciali con crossover da altre serie Capcom) che rappresentano il valore aggiunto del gioco. Quando il nostro alter ego entra al loro interno ci sentiamo di nuovo bambini e ci esaltavamo di fronte agli agganciamenti dei piloti di Goldrake, Jeeg, Daitarn, Mazinger e soci. E per i personaggi le animazioni sono davvero straordinarie. Non così straordinarie invece le ambientazioni non particolarmente ricchi di dettagli.
Il sonoro svolge bene il suo lavoro di accompagnamento. Lascia soltanto perplessi sul fronte dei dialoghi, l’aver doppiato in italiano soltanto l’intelligenza artificiale Leviathan. Avrebbe avuto molto più senso o lasciare tutto in inglese o localizzare ogni linea di dialogo in italiano. L’effetto è un po’ straniante e decisamente poco convincente.
Exoprimal Recensione – IN CONCLUSIONE
Difficile giudicare in modo definitivo un prodotto come Exoprimal perché è decisamente palese che il day one abbia portato un prodotto che si svilupperà tantissimo a breve-medio-lungo termine. Però, ad eccezione di chi ci gioca con il GamePass, un prodotto a prezzo pieno secondo la nostra opinione avrebbe dovuto avere più contenuti già dalla prima uscita. La sensazione è di un’esperienza con tantissima potenzialità, che mostra sprazzi di “Capcom Difference”, ma con un futuro tutto ancora da scrivere.
VOTO:7.5