Avatar Frontiers of Pandora Recensione dell’attesissimo (il primo annuncio del titolo ha quasi compiuto 7 anni…) videogame di Ubisoft ambientato nell’amatissimo universo immaginifico creato al cinema da James Cameron. Disponibile dal 7 dicembre per Playstation 5, Xbox Serie X|S, Windows PC (la versione da noi testata) ed anche in cloud per Amazon Luna (servizio da poco disponibile anche in Italia), Frontiers of Pandora è cronologicamente ambientato poco prima degli eventi che abbiamo visto in La Via dell’Acqua, il secondo lungometraggio cinematografico della serie uscito a fine 2022 nei cinema.

Il nostro alter ego (liberamente personalizzabile dopo l’introduzione cinematica), è un Na’vi (ovvero gli abitanti indigeno di Pandora) rapito piccolissimo dall’RDA, la società aliena (di esseri umani insomma…), con l’obiettivo di utilizzarli contro il loro stesso popolo. Non vi vogliamo rovinare i tanti e suggestivi colpi di scena iniziali ma solo tranquillizzarvi nel dire che giocheremo dalla parte giusta della barricata ovvero dall’alleanza composta da Na’vi ed essere umani “ribelli” che non vogliono vedere Pandora fare la stasser fine della Terra: inquinata ed inabitabile per i profitti dell’RDA. Vi lasciamo alla prima mezz’ora di gioco che abbiamo pubblicato sul nostro canale Youtube senza gli “spolier” iniziali.

Come si può intuire dalla prima mezz’ora di gioco che avete appena visto, Avatar Frontiers of Pandora è uno shooter open world in prima persona con una componente importante anche di stampo survival con tanto di crafting e gestione del personaggio in stile gioco di ruolo per abilità, potenziamenti ed equipaggiamento. Non giriamoci intorno: è facile avere un senso di deja vù guardando il gioco rimanendo in casa Ubisoft e più specificatamente alla serie Far Cry. Gli elementi in comune decisamente non mancano ma per fortuna il team di sviluppo svedese di Massive Entertainment (autori dei due capitoli di The Division) non si è limitato a fare un mero “reskin” dell’altra citata serie. Ci sono altre fonti di ispirazione come ad esempio la serie di Horizon (che a sua volta un po’ sembra essere stata ispirata proprio da Avatar per alcuni aspetti…) ed ovviamente tanti tratti caratteristici proprio dell’universo immaginifico di James Cameron.

Inoltre il ritmo di gioco si differenzia da quello di Far Cry visto che se pure entrambi abbiamo una componente esplorativa ed una shooting, il rapporto percentuale è decisamente differente con Avatar FoP che mette maggiormente il piede del’acceleratore sull’esplorazione (che a volte sfocia anche in platform), dandoci così modo di vedere tutta la bellezza di Pandora. Inoltre per quanto si potranno usare tutte le armi umane, il nostro alter ego potrà pure puntare sugli archi “artigianali” delle sua gente oltre che ovviamente a sfruttare le caratteristiche dei Na’vi che si differenziano dai terrestri per foza, agilità e riflessi. Poi a dirla tutta più avanti nel gioco sarà anche possibile volare sopra un ikran e dobbiamo ammettere che queste sono le sequenze più spettacolari di tutto il videogame.

Da non sottovalutare poi la presenza all’interno di Avatar Frontiers of Pandora di una modalità cooperativa per due giocatori.  Il gioco cooperativo si sblocca dopo aver completato la missione della storia principale “Il clan Aranahe” e può essere affrontatata solo on line e non in split screen. In modalità cooperativa, un giocatore fungerà da “host” e l’altro è l’ospite. Il mondo di gioco dunque rifletterà i progressi dell’host all’inizio della sessione cooperativa.

Non è necessario rigiocare le missioni e le attività completate in modalità cooperativa ed anche  il giocatore ospite conserverà tutto ciò che è riuscito ad ottenere durante la sessione cooperativa, incluso l’equipaggiamento, oggetti e oggetti da collezione. La modalità cooperativa è completamente multipiattaforma quindi giocatori di PlayStation 5, Xbox Series X|S, PC e Amazon Luna possono unirsi tra loro per la modalità cooperativa online senza alcun tipo di problema.

Per quanto riguarda infine la realizzazione audiovisiva, Avatar Frontiers of Pandora su PC propone una qualità altalenante. Gli effetti luce così come quelli meteo (tra l’altro dinamico) e di illuminazione sono straordinari e lo stesso si può dire per la grandezza del campo visivo davvero sterminato. Le ambientazioni sono incredibilmente ricche di particolari e dettagli regalandoci un senso di pienezza al di là delle più rosee aspettative. Al contempo però per ottenere tutto questo la qualità delle texture non fa certo gridare al miracolo ed anche i Na’vi non splendono per quanto riguarda i modelli poligonali utilizzati pur somigliando moltissimo alle controparti cinematografiche. Davvero riuscito invece il contrasto tra i colori vivi di Pandora ed il grigiume di tutti gli edifici RDA che crea la giusta tensione anche dal punto di vista estetico.

Solo lodi invece per il sonoro: le musiche sono direttamente ispirate e bene dalle soundtrack dei film così come tutta l’effettistica. I dialoghi sono ottimamente interpretati: una esperienza così di taglio cinematografico avrebbe reso ancora di più se fosse stata doppiata in italiano ma quanto meno nel nostro idioma sono disponibili i sottotitoli e tutti i testi a schermo. 

Avatar Frontiers of Pandora Recensione – IN CONCLUSIONE
Avatar Frontiers of Pandora indubbiamente è ispirato dalle varie serie Ubisoft a cominciare da Far Cry ma comunque ha un suo quid rappresentato certamente dall’universo immaginifico creato da James Cameron ma anche da un gameplay caratterizzato sia dalle caratteristiche uniche della popolazione Na’vi, sia da quelle del pianeta Pandora e da un ritmo di gioco che punta molto alla componente esplorativa pur essendo carichissimo anche di azione. Gli manca quel quid per passare da un buon gioco ad una valutazione eccellente ma se amate gli open world del publisher transalpino e la fantascienza “a tinte blu”, rimarrete sicuramente soddisfatti da Frontiers of Pandora.

VOTO: 8