Monster Hunter Rise Recensione del videogame di Capcom che arriva su PC dopo 10 mesi dal day one su Nintendo Switch. Il gioco risulta completo tutti i DLC usciti nel corso del suo quasi primo anno di vita mentre non è possibile importare i salvataggi se siete già andati a caccia di mostri sulla console della grande N. Non previsto neppure il crossplay fra piattaforme diverse.

Per una volta abbiamo deciso di elencarvi sin dal primo paragrafo delle nostra recensione, le poche criticità di MHR (relative tra l’altro) su PC perché, anticipando le conclusioni, per il resto è una grande produzione sia in fatto di forma che di sostanza.

Per chi ancora non conoscesse la serie e questo ultimo capitolo in ordine di tempo, Monster Hunter Rise porta avanti nel migliore dei modi la tradizione action/RPG di chiaro stampa nipponico. Con MHR però, Capcom ha deciso di puntare su un ritmo più elevato, maggiormente incentrato sull’azione piuttosto che sull’esplorazione ed osservando i feedback di critica e community, l’operazione è riuscita in pieno. Oltretutto con l’introduzione dell’insetto-filo, una sorta di rampino organico, oltre a nuove tecniche di combattimento, il gameplay risulta avere una componente maggiormente verticale rispetto ai precedenti capitoli della serie.

Come se non bastasse poi, la mole di contenuti post lancio è stata davvero importante e per la prossima estate sia preannuncia l’arrivo di Sunbreak, una espansione dalle dimensioni davvero importanti che allargherà ulteriormente i confini spaziotemporali di Monster Hunter Rise, ovviamente in contemporanea su PC e Nintendo Switch questa volta.

Ovviamente il porting di un gioco da una piattaforma tecnologicamente oramai vetusta come Nintendo Switch al PC dove l’elite delle configurazioni rappresenta senza ombra di dubbio l’apice qualitativo attuale, destava qualche timore. Qualche gamer temeva che il gioco non avrebbe ottimizzato il proprio hardware a disposizione ed invece così non è stato.

Oltre al supporto alla risoluzione dei 4K (ed anche ai monitor ultrawide), al frame rate sbloccato (l’elemento secondo noi più importante soprattutto sul fronte dell’esperienza di gioco), si notano infatti delle eccellenti texture in alta risoluzione che fanno la differenza così come una varietà di filtri disponibili, alcuni davvero caratteristici, per cambiare radicalmente la percezione visiva del titolo. Ovviamente non ci si può aspettare la qualità di un gioco NATO su PC, ma davvero il gap non è così elevato come magari qualcuno aveva prospettato.

Non si può che lodare anche l’ampio menù di personalizzazione dei setting grafici, con cui ogni utente potrà trovare senza problemi la configurazione maggiormente congeniale alle sue preferenze e alle caratteristiche del proprio hardware. Insomma i porting raffazzonati su PC che provenivano dalle software house giapponesi di un tempo sembrano davvero lontani lontani lontani…

Ovviamente Capcom non ha voluto lasciare a mani vuote quei giocatori PC che preferiscono la combo mouse+tastiera rispetto al joypad. Nulla da dire sull’opera di mappatura avvenuta nel modo migliore possibile, ma per la natura originaria da console, noi abbiamo optato per il pad, il controller che ci è sembrato più naturale per l’esperienza di gioco.

Monster Hunter Rise Recensione PC –  IN CONCLUSIONE
Monster Hunter Rise arriva su PC con un porting davvero di eccellente livello e tutti i DLC usciti in questo quasi primo anno di vita su Nintendo Switch. Unica nota stonata per chi lo ha giocato sulla console ibrida della grande N l’impossibilità di trasportare i salvataggi a cui si somma la mancanza del crossplay tra piattaforme diverse. Due elementi che però non scalfiscono in alcun modo la grande qualità della produzione Capcom sia per quanto riguarda la forma che la sostanza.

VOTO: 9