Recensione Banishers Ghosts of New Eden, il nuovo videogame sviluppato dal team francese (parigino per l’esattezza) di Don’t Nod e prodotto da Focus Enterainment già disponibile per Playstation 5 (la versione da noi testata), Xbox Serie X ed S e PC. Esperienza esclusivamente single player, Banishers Ghosts of New Eden è ambientato in un universo immaginifico fantasy nel passato. Siamo in una versione alternativa del 1600 in Nord America, più esattamente a New Eden.

I due protagonisti della storia sono Red MacRaith e Antea Duarte, colleghi di lavoro nonché innamorati. La questione è che il loro lavoro sia piuttosto pericoloso visto che sostanzialmente sono epuratori, cacciatori di fantasmi (ma vi prego non chiamateli Ghostbusters...) e di tutte le entità maligne dell’aldilà che vorrebbero entrare nell’aldiqua e fare del male agli essere viventi. Il problema grosso nasce quando Antea purtroppo diventa uno spettro e da qui la sua salvezza diverrà l’unica cosa che interessa a Red con tante ripercussioni di vario genere. Don’t Nod è indubbiamente una delle software house più capaci di trattare le emozioni in un videogame e qui hanno probabilmente toccato uno dei vertici più alti della loro intera produzione.

Dopo avervi sviscerato il principale elemento narrativo di tutta l’esperienza di gioco, è subito opportuno sottolineare come la produzione di Focus ci faccia prendere molte scelte difficili da fare che avranno varie ripercussioni sull’andamento degli eventi nell’ambiente di gioco e per i personaggi stessi. Questo, oltre a farci entrare maggiormente nelle vicenda emotiva, alzerà notevolmente la possibilità che abbiate voglia di rigiocare Banishers modificando una delle scelte che avrete preso precedentemente. Considerate che difficilmente concluderete il gioco in meno di 20/25 ore.

Sotto il profilo del gameplay, Don’t Nod ha realizzato un action RPG che indubbiamente deve qualcosa in termini di ispirazione a The Witcher III e all’ultimo straordinario capitolo della serie di God of War. Il tutto però in un universo immaginifico molto caratterizzato e per certi versi anche originale. Tra l’altro la commistione dei due personaggi in due “dimensioni” differenti porterà ad alcuni elementi molto peculiari che abbiamo decisamente gradito soprattutto per quanto riguarda il combat system che abbiamo trovato decisamente appagante, divertente e ben congegnato.

Rimane decisamente più canonica la struttura di gioco con una storyline principale ed una serie di attività secondarie all’interno di un open word sufficientemente ampio se pur non immenso ma proporzionato all’esperienza videoludica proposta. E soprattutto anche le “sidequest” hanno quasi sempre correlazioni narrative con la vicenda di Red e Antea. Il lato meno riuscito è che alla lunga, tendono decisamente a ripetersi ma questo è un problema riscontrabile sempre o quasi in questo genere così come la quasi obbligata presenza di backtracking.

Come oramai da tradizione molto consolidata per questa generazione di console, anche Banishers Ghosts of New Eden su Playstation 5 ci consente di scegliere se prediligere il frame rate o la qualità visiva. Come ci capita nel 99% dei casi abbiamo preferito dare priorità alla fluidità. Sotto il profilo visivo BGoNE può contare su un’ottima direzione artistica che riesce a mantere un appeal grafico molto elevato se pur i freddi numeri non sarebbero propriamente da tripla A sopratutto per quanto riguarda i personaggi non giocabili che tendono a ripetersi fin troppo nelle fattezze.

C’è anche qualche piccola “magagna” per quanto riguarda collisioni e gestione della telecamera ma non si tratta di criticità enorme: per l’appunto le abbiamo chiamate “magagne”.

La colonna sonora strumentale è meravigliosa ed eleva ulteriormente l’impatto emotivo di tante delle situazioni che andremo a vivere. Eccellente anche l’interpretazione dei dialoghi. Questi ultimi sono disponibili soltanto in inglese ma per fortuna, quanto meno, sono presenti i sottotitoli in italiano. Nel nostra idioma sono disponibili tutti i testi a schermo oltre che i “subs” per le cut-scene.

Recensione Banishers Ghosts of New Eden – IN CONCLUSIONE
Banishers Ghosts of New Eden ha nella trama indubbiamente il suo punto di maggior forza, proponendoci una storia d’amore molto struggente, decisamente poco banale e poco già vista. L’esperienza di gioco proposta è quella di un action RPG che non arriva alle massime vette del genere ma si mantiene su ottimi livelli con l’eccezione di qualche piccola magagna legata alle inquadrature e alle collisioni. Queste criticità comunque marginali non mettono in discussione lo status di ottima produzione che ci sentiamo di consigliare senza esitazioni.

Recensione Banishers Ghosts of New Eden – VOTO: 8.5