Recensione Suicide Squad Kill The Justice League. Il Videogame di Warner Bros e del team di sviluppo britannico Rocksteady sta facendo discutere tantissimo e anche noi abbiamo deciso di dire la nostra. Disponibile per Playstation 5 (la versione da noi testata), Xbox Serie X|S e PC, Suicide Squad Kill The Justice League si colloca all’interno del multiverso di Batman Arkham ed è cronologicamente il sequel dell’ultimo capitolo della serie ovvero Batman Arkham Knight.

Sottolineiamo nuovamente però che si tratta del sequel ESCLUSIVAMENTE da un punto di vista cronologico perché sotto tutti gli altri aspetti è davvero difficile trovare una continuità che non siano i personaggi dell’universo DC Comics.

Secondo la nostra opinione per giudicare in maniera più serena il titolo la prima cosa da fare è tagliare il cordone ombelicale con l’uomo pipistrello in “versione Arkham” e considerarlo un titolo a sé, magari volendo usare un termine a volte abusato parliamo di spin-off se proprio bisogna categorizzare Suicide Squad KTJL.

Più che a Batman Arkham, il gioco prende molto in prestito sotto il profilo della modalità di narrazione e dello stile utilizzato dal film Suicide Squad Missione Suicida di James Gunn (nuovo deus ex machina dell’universo cinematografico DC Comics) all’interno di una struttura di gioco distante anni luce dal già troppo citato Batman Arkham.

L’incipit narrativo è decisamente molto interessante. Brainiac, uno dei principali villain dell’universo DC, è arrivato sulla Terra atterrando ben poco casualmente a Metropolis. L’obiettivo è molto semplice: trasformare l’intero globo terraqueo nel suo pianeta natale e dominarlo in modo decisamente poco democratico. Per riuscire nell’impresa non trova di meglio da fare che plagiare i principali supereroi DC Comics e renderlo il suo esercito. I supereroi sono i “top player” di Brainiac mentre i semplici cittadini di Metropolis sono le truppe di base. Il piano non fa una grinza ma forse le schegge impazzite della Suicide Squad potrebbero far saltare gli ingranaggi della sua gioiosa macchina da guerra...

A mettere sù la squadra di super cattivi molto folli ci pensa la “consueta” Amanda Walker che per la missione suicida sceglie 4 pezzi da 90: Harley Quinn, Deadshot, Captain Boomerang e King Shark. Sin dai primi minuti di gioco l’atmosfera è quella folle che in molti hanno amato del film di James Gunn. Poi ci sono scelte narrative che qualcuno ha apprezzato ed altri no. Non vogliamo influenzare il vostro pensiero ma nell’insieme tutto si può dire a Kill The Justice tranne che non diverte e non emoziona in tantissimi frangenti così come sorprende davvero per alcune scelte fatte.

Veniamo poi al gameplay del gioco. Cominciamo subito con il dire che KTJL è un gioco affrontabile in cooperativa per un massimo di quattro giocatori ma anche in single player. In entrambi i casi selezioneremo uno dei quattro personaggi (le cui caratteristiche divergono e non poco e che potremo cambiare quando vorremmo tranne quando una missione è iniziata) mentre gli altri tre verranno controllati o dall’intelligenza artificiale o da altri giocatori, potendo selezionare gli amici o sconosciuti “matchati”. Supportato anche il crossplay se avete un account di WB.

Suicide Squad Kill The Justice League dal punto di vista dell’esperienza ludica è uno shooter in terza persona con alcune variazioni sul tema. Il nucleo però è quello di uno sparatutto ben congegnato e che pur nei momenti più caotici riesce ad essere performante sul fronte del sistema di controllo. Equipaggiamento ed armamentario è decisamente vario e piacevole e la possibilità di prendere qualche buon “item” non è così bassa visto un sistema casuale previsto.

Arrivati a questo punto della recensione non abbiamo ancora mosso alcun tipo di critica al gioco… è il momento di cominciare! Dove lascia davvero a desiderare la produzione di Warner Bros è nella Metropolis che fa da sfondo alle nostre peripezie. Il background è troppo piatto  e monotono: oltretutto le sidequest in generale tendono ad essere di poca varietà e di poca qualità. Magari prossimamente con qualche contenuto aggiuntive le cose andranno a cambiare ma da questo punto di vista il gioco propone lacune evidenti rispetto alla concorrenza e dunque il consiglio è di andare il più possibile dritti per la propria strada fino alla fine senza troppo girovagare visto che c’è ben poco di interessante da vedere e già il level design delle missioni principali tende a reiterarsi eccessivamente. Ma togliendo il superfluo, l’esperienza è comunque piacevole, RIPETIAMO, togliendo il superfluo.

Passando infine alla realizzazione tecnica, il gioco con una risoluzione dinamica su Playstation 5 tende a girare “serenamente” a sessanta fotogrammi al secondo anche nelle situazioni più concitate. Non è un titolo da spaccamascella ma la rappresentazione dei personaggi e le loro animazioni sono convincenti. Gli scenari sono molto meno convincenti mettendo ancora in cattiva luce l’open world proposto.

Niente da dire invece sul sonoro: strepitosa la soundtrack musicale davvero esaltante mentre il doppiaggio in italiano è di qualità discreta con alti e bassi a seconda dei personaggi ed i loro relativi interpreti del nostro idioma ma comunque magari averne sempre di titoli completamente localizzati in questo modo!

Recensione Suicide Squad Kill The Justice League – IN CONCLUSIONE
Al di là degli oggettivi limiti esposti nei paragrafi precedenti, Suicide Squad Kill The Justice League preso per titolo a sè stante e vissuto (almeno per il momento) come titolo in cui andare dritti per la propria strada fino alla fine senza troppo girovagare nelle sidequest (davvero di poca varietà e qualità) proposte dall’open world, è un’esperienza che ci sentiamo di consigliare soprattutto a chi ama l’universo DC Comics e magari ha qualche amico con cui giocare l’avventura in cooperativa per un massimo di 4 giocatori. Ma anche da soli se avete amato il lungometraggio cinematografico di James Gunn, prendetelo in assoluta considerazione.  

VOTO: 8