Ride 5 Recensione del nuovo capitolo della serie a due ruote firmata dalla nostrana Milestone e già disponibile su Playstation 5 (la versione da noi testata), Xbox Serie X|S e PC. La serie torna a distanza di quasi tre anni dal suo predecessore che tanto aveva fatto parlare di sé in positivo per la realizzazione tecnica e non solo. Scopriamo subito come sono andate le cose con il quinto capitolo…

Protagoniste del videogame sono di nuovo ovviamente le moto e la passione che in tanti, soprattutto in Italia, hanno per le due ruote. Ed in Ride 5 avrete soltanto l’imbarazzo della scelta visto che ci sono 270 modelli (quasi 100 in più rispetto a Ride 4) ricreati perfettamente e di vari marchi internazionali prestigiosi.

Ride 5 esattamente come i suoi predecessori, si propone come un titolo che ad alcuni può ricordare nella sua struttura un certo Gran Turismo. Chi ha una memoria “storica” più lunga potrebbe anche accostarlo a quel Tourist Trophy sempre di Poliphony che dopo il suo debutto su PS2 non ha mai conosciuto seguito.

Ci sono però alcune novità importanti in questo nuovo capitolo: per la prima volta nella serie, gli appassionati di corse virtuali potranno godere di una modalità carriera con un narratore che introdurrà gli eventi e accompagnerà i giocatori durante il loro percorso di guida. Una classifica terrà traccia dei progressi compiuti attraverso i quattro pacchetti di corse principali della carriera, che comprenderanno vari eventi da completare prima di sbloccare il successivo. Per rendere più vivace la competizione, la modalità carriera di RIDE 5 conterrà anche 10 rivali con personalità, sfondi ed estetica propri. I giocatori dovranno battere gli avversari per raggiungere la vetta della classifica. Una serie di sfide secondarie completa la struttura della carriera per un totale di oltre 200 eventi giocabili.

Oltre alla carriera in singolo, il gioco ci propone una componente multiplayer on line competitiva, la possibilità di giocare sulla stessa console con lo schermo condiviso. Ride 5 introduce anche l’inedito editor di corse per personalizzare al massimo la propria esperiena di guida insieme alla modalità Endurance che per chi non ha troppo tempo a disposizione per una sola sessione di gioco può essere salvata e ripresa in un successivo momento.

Scendendo in pista, si scopre come Ride 5, se pur sia altamente personalizzabile nel gameplay, trasformandosi a seconda dei gusti del gamer in una esperienza più simulativa o arcade, sia veramente un osso duro e dove le differenze tra il guidare una moto e l’altra si percepiscono ampiamente.

L’unico aspetto che proprio non ci ha convinto in Ride 5 è l’intelligenza artificiale. Per fortuna anche questo elemento si può personalizzare ed in questo modo il problema degli avversari mossi dalla CPU che ci vengono addosso sulle staccate si riesce a limitare al massimo. Questo aspetto stona con tutto il resto del gioco, realistico e simulativo come si deve e non possiamo che consigliare al team di Milestone di rivedere in primis questo elemento per il sesto capitolo della serie.

Per quanto riguarda infine la realizzazione tecnica, non possiamo che promuovere il lavoro svolto da Milestone. Sulle 44 piste presenti (alcune inedite per la serie), sarà possibile gareggiare a qualsiasi ora del giorno e della notte, con varie condizioni meteo (possibile anche sceglierlo dinamico) il tutto senza mai un problema di fluidità con qualsiasi inquadratura scelta. Ottima per non dire eccellente anche la modellazione delle moto.

Ride 5 Recensione – IN CONCLUSIONE
Ride 5 come e più del suo predecessore propone un viscerale amore per le due ruote che si manifesta in ogni singolo aspetto della produzione Made in Italy di Milestone e che pecca soltanto sul fronte dell’intelligenza artificiale decisamente da affinare ma che si può comunque personalizzare per renderla più “credibile”. Un prodotto comunque unico nel panorama gaming che consigliamo senza esitazioni a tutti quelli che mangiano pane e cilindri. 

VOTO: 8.5