The Medium Playstation 5 arriva anche sulla console Sony a distanza di circa 8 mesi dopo il debutto su Xbox Serie X e PC. La produzione di Bloober Team (che ha firmato un accordo di collaborazione con Konami) fu anche la prima ad essere next gen per la macchina da gioco di casa Microsoft, segno di una realizzazione tecnica davvero di livello. Come sono andate dunque le cose su PS5? Leggete i prossimi paragrafi per scoprirlo!

The Medium mescola sapientemente tradizione ed innovazione. Sostanzialmente propone delle dinamiche tipiche di un’avventura grafica di altri tempi, con inquadrature a telecamera fissa che può essere statica o dinamica. D’altronde però la protagonista (sui cui torneremo in seguito) può vivere due dimensioni parallele in contemporanea: quella materiale e quella spirituale e ci saranno vari frangenti in cui vedremo in split screen le due realtà muoversi congiuntamente.

Il nostro alter ego digitale “doppio” si chiama Marianne, è un’orfana e ci sono molti misteri nel suo passato ed anche della struttura ricettiva di epoca polacca della guerra fredda. The Medium è tutt’altro che un’esperienza di gioco “rilassante”. Oltre all’elemento thrilling, è una esperienza interattiva intrisa di temi molto forti e delicati. Non aggiungiamo alcun altro elemento per non incappare nel tipico “spoiler alert” ma difficilmente vi assicuriamo che vi staccherete dal gioco prima di averlo completato. Dunque sconsigliamo vivamente il gioco ad un pubblico adolescente.

Il tasso di sfida proposto non è molto elevato, puntando maggiormente sull’elemento narrativa e quello esperienziale. Questo aspetto può fare la differenza per gradire o meno The Medium che, se pur nella sua durata non elevatissima, è tra le cose migliori che abbiamo provato in questo 2021 a livello di gaming. 

Se già su Xbox Serie X avevamo apprezzato quanto proposto da The Medium, su Playstation 5 il team ha utilizzato tutte le possibilità presenti in esclusiva sul DualSense- Grilletti adattivi, feedback aptico, speaker interno, giroscopi,  la light bar: tutti questi elementi sono stati utilizzati in modo positivo e pur non toccando le vette qualitative di altri prodotti, migliorano notevolmente il senso di immersione dell’esperienza su Playstation 5.

Da un punto di vista visivo, il gioco è molto simile a quanto visto su Xbox Serie X confermando i suoi pregi (le ambientazioni in particolari) ed i suoi limiti rappresenti soprattutto dalle animazioni dei personaggi. Su Playstation 5 è stato eliminato il ray tracing che toglie un po’ di effetto wow di alcune ambientazioni. D’altra parte però così il calo di risoluzione è decisamente più limitato mantenendo dunque una qualità visiva più coerente.

Per quanto riguarda il sonoro, la collaborazione tra Akira Yamaoka (autore delle musiche di Silent Hill) e Arkadiusz Reikowski di Bloober ha portato risultato eccellenti ed anche i dialoghi sono interpretati bene in inglese con sottotitoli in italiano. Certo è che se il gioco fosse stato doppiato anche in italiano, avremmo potuto goderci ancora di più “lo spettacolo” visto che a volte dover leggere i sub distraggono dalle intense scene cinematiche.

The Medium Playstation 5 Recensione –  IN CONCLUSIONE
The Medium su Playstation 5 conferma quanto di buono avevamo provato su Xbox Serie se pur con qualche pregio e difetto in più. Le caratteristiche esclusive del DualSense infatti aumentano il senso di immersione nell’esperienza interattiva mentre a livello visivo è un peccato non avere il ray-tracing anche se la grafica ne guadagna in risoluzione. Nell’insieme non posso che consigliare senza esitazioni The Medium a tutti coloro che amano esperienze narrative di impatto e che magari chiuderanno l’occhio sull’elemento sfida che risulta essere piuttosto limitato. Ma di meglio in questo 2021 abbiamo visto davvero poco rispetto a quello che ci ha fatto provare Bloober Team.

VOTO: 8.5