WWE 2K24 Recensione del videogame di 2K che ogni anno propone superstar e leggende della World Wrestling Entertainment (e non solo!). Disponibile su console Playstation. Xbox (la versione da noi testata più esattamente su Xbox Serie X) e PC, questa nuova edizione segna un ulteriore passo in avanti della qualità della serie che ha come base ovviamente l’edizione decisamente riuscita di circa 12 mesi fa.

In estrema sintesi il pacchetto messo a disposizione da 2K a noi ha convinto e soprattutto ci sta facendo divertire tantissimo. In primis il sistema di controllo è stato semplificato e migliorato, proponendoci una serie di prese e reversal che sanno di wrestling ma anche un po’ di picchiaduro più arcade che tecnici. Il risultato è che dopo poche partite, anche grazie all’eccellente tutorial, si è in grado di comprendere tutte le dinamiche ludiche disponibili. Ci vorranno poi molte ore ad affinare tutti gli automatismi e comprendere le caratteristiche specifiche di ogni supestar visto che variano di tantissimo e poter essere competitivi anche per il gioco on line.

Rispetto allo scorso anno poi tutto gira ancora meglio ed in modo più “fluido” da un punto di vista del gameplay, regalandoci davvero ottimi momenti di puro spettacolo sul ring anche se l’intelligenze artificiale può ancora essere limata per renderla più “coerente” e “verosimile” esattamente come succede nel Wrestline “reale”. E sempre rispetto alla versione 2K23, il roster è stato ampliato notevolmente con un mix davvero straordinario di atleti contemporanei e del passato anche se qualche mancanza per via di problemi con leggende del passato (vedi Goldberg) o passati ad altre federazioni (vedi Edge) si fa sentire. Il grande ritorno di CM Punk anche nel videogame della WWE invece si farà attendere nel gioco visto che arriverà sotto forma di DLC.

Anche sul fronte delle modalità di gioco, non si può che lodare lo sforzo fatto per proporci tante possibilità e novità con nuovi tipi di match più specificatamente gli Ambulance ed i Casket Match che così allargano ulteriormente le possibilità a disposizione dei giocatori. Nella modalità GM,uno strategico simulativo di Wrestling sempre più convincente ma che può ancora crescere, troviamo dal passato oltre alla WCW (già presente lo scorso anno) anche la Extreme Championship e tra i GM il leggendario Million Dollar Man Ted di Biase.

Ci sono i ritorni, tutti con qualche caratteristica supplementare gradita per myFaction, myRise e Universe oltre all’amatissimo editor ed ovviamente anche allo showcase che quest’anno è dedicato ovviamente ai primi 40 anni di Wrestlemania. Lo showcase si apre con il mitico match tra Macho Man Randy Savage e Ricky The Dragon Steamboat di Wrestlemania III (a ragione considerato uno dei migliori match di sempre di sempre) e ancora da quella edizione c’è poi il main event tra Hulk Hogan e Andrè The Giant che invece è probabilmente il match più conosciuto di sempre. Da lì si susseguono altri momenti scolpiti nella storia fino ai giorni nostri per un totale di 21 incontri da disputare nei panni di uno dei due protagonista del match.

Ultime considerazioni per la realizzazione tecnica: i modelli dei personaggi su Xbox Serie X sono sensazionali ed ulteriormente migliorati rispetto allo scorso anno. In 4K rasentano il fotorealismo e la cura con cui sono state fatte le entrance e le varie animazioni è davvero encomiabile.

C’è ancora qualcosa da limare in particolare quando le superstar vengono mosse sul tappeto dai propri rivali e lì le animazioni peggiorano incredibilmente. Quello che però ci ha deluso decisamente e nuovamente è il replay che non ha nulla di spettacolare e potendo dare un suggerimento ai programmatori, interverremo quanto prima su questo elemento che davvero è molto sotto la media da troppi anni a questa parte nella serie. Anche la telecamera a volte non percepisce la disturbante presenza dell’arbitro o di altri soggetti (manager, compagni di tag etc.) ma si tratta di un problema non eccessivamente drammatico.

Sul fronte sonoro, ovviamente ci sono (quasi) tutte le entrance originali mentre la telecronaca, di buona fattura, è rimasta in inglese. Discreti gli effetti ambientali ma anche da questo punto di vista si può lavorare per creare un accompagnamento audio più presente e più convincente.

WWE 2K24 Recensione – IN CONCLUSIONE
WWE 2K24 migliora ulteriormente quanto di buono c’era nel suo predecessore allargando incredibilmente il roster (se pur ci sia qualche assenza di peso), aggiungendo qualche novità interessante se pur non rivoluzionaria, proponendoci una grafica affinata ed un gameplay più fluido. Ci sono ancora margini di miglioramenti indubbiamente ma nell’insieme non possiamo che lodare il lavoro svolto da 2K Games quest’anno per tutti i fan del Wrestling che nello showcase potranno rivivere i momenti più memorabili dei primi 40 anni di Wrestlemania.

WWE 2K24 Recensione – VOTO: 8.5