Metro Exodus è il terzo capitolo della serie creata dal team di sviluppo di 4A Games, software house ucraina che ha basato le sue produzioni sui romanzi delle scrittore Dmitry Glukhovsky: quest’ultimo ha collaborato in prima persona ai videogames, garantendo così una coerenza ai suoi lavori letterali.

Nel nuovo titolo disponibile per Playstation 4 (la versione da noi testata), Xbox One e PC, proseguono le avventure dei superstiti moscoviti ad una guerra atomica. Terribili mutanti razziano i cieli saturi di sostanze tossiche e infestano le catacombe sotto la superficie desolata. Nonostante questo, invece di restare unite, i sopravvissuti sono alle prese con una feroce lotta per conquistare il potere assoluto di quel poco che è rimasto.

Se di primo acchito, tutto potrebbe far pensare ad un terzo capitolo “more of the same” di quanto visto in precedenza, basta pochissimo tempo passato con Metro Exodus (qui tutte le recensioni italiane) per comprendere che non è affatto così.

Senza darvi troppe anticipazioni sulla trama, dal nome del gioco potrete facilmente capire come ci sarà più “movimento” rispetto ai precedenti capitoli ed una maggiore diversificazione delle ambientazioni che vanno ad incidere anche sul fronte del gameplay con dinamiche più vicine a quelle di un sandbox con tanto di quest secondarie ed una storyline obbligata che rimane comunque fedele alla sua visuale in prima persona.

Metro Exodus, pur rimanendo fedele ad una certa connotazione survival, fa notevoli cambiamenti anche in merito al crafting e al potenziamento dei personaggi, rendendosi forse più incline a recepire le esigenze più recenti dei videogiocatori e rendersi così più appetibile ad una più ampia fascia di utenti.

Anche dal punto di vista narrativo, proprio in relazione all’approccio ludico differente, si nota una maggiore se pur parziale “standardizzazione” dei temi e degli intrecci del plot proposti ma nell’insieme stiamo comunque parlando di un prodotto decisamente sopra la media che però perde un po’ la sua unicità.

Passando alla realizzazione tecnica, non si può che lodare il lavoro svolto dalla software house grazie al suo motore grafico proprietario, il 4A Engine, che ci regala scorci incredibilmente suggestivi e stupendi effetti luce che donano ancora maggiore gradevolezza alle ambientazioni. Si palesano però in alcuni aspetti, a cominciare da alcuni personaggi non giocabili, che comunque il titolo soffre dei limiti di una produzione che non aveva gli stessi budget di produzioni super tripla A. 

Niente da dire invece sul sonoro, sia sul fronte dell’accompagnamento musicale che dei dialoghi completamente doppiati in italiani con una qualità al di sopra della media se pur sia presente qualche sali e scendi qualitativo anche in questo caso.

IN CONCLUSIONE
Metro Exodus porta a conclusione una delle più belle e sorprendenti trilogie videoludiche degli ultimi anni. 4A Games ci propone un titolo solo in parte ancorato alle caratteristiche della serie e cercando di strizzare l’occhio ad un pubblico più ampio con una struttura più sandbox e novità in fatto di crafting e potenziamento del personaggio. Anche la narrazione è meno caratterizzata rispetto ai precedenti capitoli ma ancora una volta ben al di sopra della media proposta da produzioni simili. Un buon titolo da consigliare senza esitazione sia se avete amato i precedenti, sia se amate questo tipo di interazioni videoludiche.

VOTO: 8.5 

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