Alla lunga lista di titoli che Bandai Namco ha realizzato per One Piece, indubbiamente uno dei manga / anime più amati degli ultimi anni, da qualche giorno si è aggiunto World Seeker già disponibile per Playstation 4 (la versione da noi testata con la console standard), Xbox One e PC.

L’opera è stata realizzata dal team di sviluppo nipponico di Ganbarion che nella loro lunga attività, hanno già realizzato quasi una decina di produzioni dedicate a Monkey D. Rufy e la sua ciurma. Questa nuova produzione però prende strade diverse rispetto alle precedenti. Come sono andate le cose? Continuare a leggere la nostra recensione per scoprirlo!

One Piece World Seeker (qui tutte le recensioni italiane con voto) infatti tenta un approccio differente rispetto alle precedenti produzioni videoludiche dedicato al manga / anime di grandissimo successo. A tutti gli effetti si può parlare di un titolo open world dove si mescolano elementi action, RPG, stealth e di combattimento.

Sulla carta dunque una produzione davvero interessante anche perché la storyline principale è del tutto inedita rispetto alle precedenti avventure della ciurma, aumentando notevolmente l’interesse così per i fan e dobbiamo dire che soprattutto la costruzione dell’antagonista principale è degna davvero di lodi.

Detto questo però, il videogame soffre di alcuni limiti. Certamente non grafici visto che One Piece World Seeker anche su PS4 “standard” è davvero un gran bel vedere, quella bella sensazione di anime interattivo ancora più bello da ammirare pensando alla sua natura open world.

Il problema è che proprio la sua natura open world poco “vivo” oltre al fatto che a volte viene castrata la possibilità di esplorare alcune aree ed altre scelte come il fatto che come Cappello di Paglia finisce in mare, viene “respawnato” su terra ferma ci fa comprendere come alcuni passi in avanti dovevano ancora essere fatti. Completiamo la lista dei difetti con un eccesso di ripetizione nelle missioni soprattutto per quanto riguarda le subquest.

Detto di tutti i limiti però, One Piece World Seeker ha pure vari elementi da evidenziare in positivo oltre a quelli precedentemente esposti. In primis la natura RPG del titolo con la crescita delle abilità del nostro personaggio è davvero di spessore e lo stesso si può dire per un combat system pregevole, capace di essere flessibile e dunque convincente per ogni tipo di giocatore. Anche il sonoro svolge davvero bene il suo dovere sotto ogni punto di vista, sia in fatto di interpretazioni dei dialoghi che per quanto riguarda le musiche di accompagnamento.

IN CONCLUSIONE
Quando è giunta la notizia ai fan dell’anime/manga di un videogame di One Piece in stile open world, si sono create delle aspettative elevatissime nei confronti di World Seeker che sono state soddisfate soltanto in parte. L’opera del team di Ganbarion infatti sul campo si dimostra un po’ limitata in fatto di esplorazione e liberta d’azione rispetto agli standard attuali. Detto questo però, OPWS oltre ad una trama originale divertente e convincente, regala un’ottima realizzazione grafica davvero superlativa ed un gameplay che salvo una certa reiterazione nelle subquest, regala una buona interazione sia per quanto riguarda la crescita del personaggio in stile RPG che per un combat system capace di adattarsi alle capacità del giocatore. Da consigliare sicuramente ai fan di Monkey D. Rufy che non sono pochi anche nel nostro paese…

VOTO: 7.5