Disponibile in questi giorni su Playstation 4 e PC (la versione da noi testata), Last Day of June è una produzione tutta italiana: il team di sviluppo infatti è Ovosonico, studio indipendente creato dal designer Massimo Guarini con esperienza internazionale, mentre il publisher è 505 Games, divisione editoriale del gruppo Digital Bros.

Diciamolo subito: Last Day of June non è un titolo per tutti, in particolare in chi cerca azione no-stop in un videogame. Last Day of June è tutt’altro. Una ricercata ed intima storia ricca di emozioni e sentimenti all’interno di una interazione che andando a stringere può considerarsi a tutti gli effetti un’avventura grafica.

L’inizio delle quattro ore (il tempo che ci impiegherete all’incirca per completarlo) è decisamente idilliaco: una coppia che si gode una bella giornata di sole sulle rive di un lago. Purtroppo la felicità durerà poco visto che un incidente stradale toglierà la vita a June mentre Carl sarà costretto a passare il resto della sua vita in sedia a rotelle.

Ma forse una speranza di cambiare il destino si fa strada nella casa di Carl. Il nostro alter ego scoprirà infatti che gli sarà possibile entrare nei ritratti che June aveva realizzato a quattro loro vicini che scopriremo essere tutti in qualche modo coinvolti nel terribile incidente e Carl di schema in schema cercherà di cambiare il corso degli eventi e tentare di non far mai avvenire quell’evento che gli ha cambiato per sempre la sua vita.

Last Day Of June vuole in primis raccontare una storia e quindi la risoluzione di enigmi e puzzle non è particolarmente complessa. Questo comunque non vuol dire che l’esperienza ludica sarà una strada dritta ma difficilmente si cadrà in momenti di frustrazione e questo è un bene anche per i giocatori più occasionali che però vorranno vivere questa intensa narrazione.

LDoJ risulta essere un titolo molto gradevole anche da un punto di vista visivo. Ovviamente niente che possa surriscaldare le GPU di PS4 e PC ma l’estetica da fiaba moderna è apprezzabilissima così come la caratterizzazione dei personaggi: senza labbra ed occhi, sarà la loro gestualità a farci intendere i loro stati d’animo e le loro emozioni. Su questo fronte il titolo può contare su una special guest delle animazioni visto che stiamo parlando di Jessica Cope, animatrice del cult movie Frankenweenie.

Altro nome illustre della produzione è quello di Steven Wilson, fondatore e frontman del gruppo musicale rock progressive Porcupine Tree e di altri progetti molto apprezzati da una certa nicchia di pubblico musicale. Qui Wilson riesce veramente a rendere tutto più struggente grazie alle sue composizioni che rendono ancora più evocativi le immagini realizzati con uno stile che potrebbe ricordare quello acquerello.

IN CONCLUSIONE
Qualcuno ha definito Ovosonico, la Pixar dei videogiochi. Forse il paragone è improprio viste le dimensioni notevolmente diverse delle due realtà ma è un dato di fatto che questa realtà italiana alla sua seconda produzione, riesca come Pixar a immergere di emozioni le sue produzioni. Last Day of June è una produzione carica di sentimenti, mai banale o scontata, senza ovviamente dimenticarsi di un gameplay che con estrema semplicità può tranquillamente ritenersi nell’ambito delle avventure grafiche con tutti i vari puzzle da risolvere. Sicuramente non è un titolo per tutti i gusti e palati ma i possessori di PS4 e PC dovrebbero prendere questo titolo in assoluta considerazione per capire come il medium videogioco possa sapere emozionare ed essere usato in modo piuttosto diverso dai consueti canoni a cui siamo abituati.

VOTO: 8.5