Recensione The Dark Pictures Man of Medan. Scopriamo più da vicino il nuovo videogame di Supermassive Games che dopo una lunga collaborazione con Sony, ha deciso di proporre le sue nuove produzioni con Bandai Namco e dunque con un supporto multi piattaforma, più esattamente per Playstation 4 (la versione da noi testata), Xbox One e PC.

Cominciamo subito con il dire che Man of Medan è il primo di una vera e propria serie chiamata appunto The Dark Pictures, un’antologia di alcune delle più iconiche leggende horror rivisitate da Supermassive con una formula a metà strada tra il film interattivo ed il videogame.

Chi ha giocato ad Until Dawn sa già di cosa stiamo parlando. L’interazione proposta è composta da una serie di quick time events (alcuni incredibilmente spettacolari), qualche enigma elementare da risolvere, un minimo di esplorazione condita anche da elementi da raccogliere e varie scelte da prendere a volte con poco tempo a disposizione.

E’ il “contorno” però ad averci inchiodato di fronte alla TV fino al momento della conclusione della storia (ed aver vissuto anche molti dei finali multipli proposti). Un paurosissimo horror d’impatto (non vi diamo alcun dettaglio per farvi vivere il titolo senza alcun tipo di anticipazione) con alcuni momenti carichi di tensione emotiva elevatissima e con alcune scelte estetiche degne dei grandi registi del genere con un cast d’eccezione per interpretazioni dei dialoghi e fattezze dei personaggi digitalizzati tramite motion scan. Stiamo parlando infatti di attori e attrici noti per film e serie TV di successo tra cui non si può non citare Shawn Ashmore, niente meno che Bobby Drake/Iceman nei più recenti film degli X-Men.

Man of Medan (qui tutti i voti italiani) merita anche tre plausi notevoli. Il primo è per la qualità grafica della produzione. Vero che l’interazione è limitata ma le ambientazioni, le espressioni facciali e la qualità delle sequenze animate svolgono in modo eccellente il loro compito dandoci a volte l’impressione di essere più di fronte ad un film con attori in carne ed ossa piuttosto che di fronte ad un prodotto in computer grafica.

Di qualità davvero strabiliante anche il doppiaggio completo in italiano, altro elemento che aiuta ad immergerci in una esperienza vicina a quella che si prova solitamente con un film ed una serie TV ma con tutto il piacere in più dato dall’elemento interattivo.

Ultimo plauso infine all’implementazione di due modalità multiplayer per un’esperienza di gioco pensata solitamente in singolo. Due sono le opzioni disponibili in questo caso. La prima ci consente di condividere l’esperienza di gioco con un amico online. L’altra invece offline permette da un minimo di due ad un massimo di 5 giocatori di controllare i vari protagonisti che si alterneranno nel corso dell’avventura dando così modo a tutti di partecipare attivamente all’avventura, segnalando il momento in cui arriva il proprio turno.

Fino a questo momento in questo articolo Recensione The Dark Pictures Man of Medan, non abbiamo fatto altro che sperticarci in lodi per The Dark Pictures Man of Medan ma dobbiamo anche esprimere qualche perplessità, sostanzialmente in merito a due aspetti. Il primo riguarda il costo del titolo. 29.99 euro sia chiaro non è un prezzo molto elevato ma al contempo il gioco si completa in 3-4 ore al massimo ed in molti potrebbero non essere poi interessati a sbloccare tutti i finali multipli ed i vari filmati extra. Perché dunque non immaginarsi una sorta di season pass per due o più episodi della serie ad un prezzo comunque non troppo elevato e rendere così l’acquisto più invitante?

Secondo aspetto strettamente legato al primo è appunto la poco flessibilità nel riaffrontare il gioco effettuando scelte differenti o con esiti diversi di scena in scena. Sarebbe servita una interfaccia più semplice ed “user friendly” per sbloccare ogni finale e scoprire tutto quello che il videogame ha da offrire. Sotto questo punto di vista Supermassive Games attualmente non ha proposto nulla di nuovo rispetto ad Until Dawn ma potrebbe trattarsi soltanto di una situazione provvisoria.

E’ in arrivo infatti entro la fine del 2019 una modalità ad hoc, il curator’s cut, che viene incontro proprio a questo tipo di esigenze. Un buon update che comunque avremmo preferito vedere sin dal day one.

Recensione The Dark Pictures Man of Medan – IN CONCLUSIONE

Le ore passate in compagnia di The Dark Pictures Man of Medan sono state incredibilmente divertenti ed emozionanti. Per quanto Supermassive Games abbia usato molti cliché e “luoghi comuni” dell’horror, il team dimostra di essere davvero in grado di toccare le corde giuste per tenere i fan davanti allo schermo per scoprire quale sarà il destino dei personaggi della storia prima dei titoli di coda. Un prodotto da consigliare senza esitazioni per chi ama l’horror nelle sue forme più “popolari” e proposte qui con il valore aggiunto dell’aspetto interattivo. Le uniche criticità della produzione di Bandai Namco Games le abbiamo esposte nei precedenti capitoli e riguardano sostanzialmente la longevità anche se ci sono aggiornamenti interessanti in arrivo anche per questo aspetto. Soggettivamente rimane comunque una della più belle esperienze fatte su PS4 da molti mesi a questa parte!

Recensione The Dark Pictures Man of Medan – VOTO 8

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Si chiude qui l’articolo Recensione The Dark Pictures Man of Medan ma torneremo a parlare presto di questo gioco su ITG per una ragione che vi piacerà sicuramente. Rimanete sintonizzati!